Sainam Foundation, Progetto di beneficenza - www.sainam.net

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boretim
view post Posted on 11/2/2008, 12:01 by: boretim     +1   -1
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mi permetto di includere una testimonianza del mio amico claudio romano in merito alla sua attività nel sud est asiatico.

IN ALLEGATO A QUESTO E-MAIL IL NUOVO “PHATTHANA”, NUMERO 32



VI RAMMENTO CHE QUESTA NON E’ ASSOLUTAMENTE UNA RICHIESTA DI FONDI



PHATTHANA

INDIPENDENT NEWSLETTER OF “SAINAM’S P4P PROJECT”
NUMERO 32 / FEBBRAIO 2551

IL GRANDE NIENTE



Due mesi trascorsi nel grande niente. Infatti contrapposta alla profonda gioia di vivere e condividere la quotidianità con i miei figli, i miei nipoti e tutti coloro che mi sono cari c’è stata la profonda percezione di come “Il grande niente” stia mietendo vittime in questa società consumista.
Attorno a me osservo sempre più sguardi tristi, arrabbiati, incapaci di sorridere, gente indaffarata a comprare e spendere per riempire un “grande vuoto” provocato da questo “grande niente”.
Il colmo dei colmi l’ho letto in un sms che mia figlia mi ha mandato che diceva: “In vista degli europei 2008 la confederazione spenderà 10.2 milioni di franchi per una campagna di sensibilizzazione degli svizzeri per insegnar loro a sorridere di più e a dare cosi’ una bella immagine!” No comment se non che mi viene da sorridere (a gratis) pensando ai miei poveri compaesani di Ban Naudom sempre cosi’ sorridenti e a quanto fanno risparmiare il loro governo!

Il giorno più triste è stato, forse, domenica 13 gennaio quando verso le 16.30 sono passato da Mendrisio e ho visto vetture incolonnate senza speranza verso l’unico negozio aperto la domenica. Ora io mi chiedo: tutte queste sono persone che restano intrappolate nel traffico per tutta la settimana, corrono e lavorano tutta la settimana e.... la domenica si fanno ancora intrappolare per recarsi in un “Factory Outlet”! Mamma Mia, poveri noi siamo davvero messi male!




E’ stato ancora peggio di quando tempo fa, guidando, lessi su un cartellone pubblicitario che in un locale “alla moda” ticinese era ospite un personaggio che arrivava “direttamente” da una fantomatica “isola dei famosi”. Boh!
Chiesi alla mia figlia teenager cosa fosse questa isola dei famosi, mi immaginavo (scherzando ovviamente) fosse un museo con statue di Gandhi, del Dalai Lama, di Mandela, di Che Guevara o Salvador Allende e altri.
Invece no, la mia Teenie mi rispose che si trattava di un “Reality Show”!
Saranno pure famosi, ma io quel faccione da bambolotto in bella mostra sul cartellone non l’avevo mai visto in vita mia. Ancora adesso rabbrividisco a pensare che sarà stato anche probabilmente, lautamente pagato per apparire e mostrare le sue fanto-natiche doti.

E, con tristezza, penso poi a quelle persone che ho visto morire per il semplice motivo che non possedevano nemmeno i 2 euro che gli avrebbero permesso di essere ricoverate e curate in un ospedale e per le quali, purtroppo, non siamo arrivati in tempo.

Ho, aihmè, pure vagato nei supermercati tristemente addobbati per la “Fiesta maxima del Consumismo”, il Natale.
Gli scaffali colmi di giochi e altre sciocchezze che, come testate nucleari, erano puntate direttamente sulle giovani e fragili menti dei più piccoli e, di rimbalzo, sul borsello dei loro genitori.
E trovo che questo sia peggio della pornografia. Questa è realmente violenza sui bambini che vengono bombardati senza tregua da ogni tipo di pubblicità, condizionati e spinti sempre più a chiedere e volere, volere e volere, per la disperazione dei genitori. Provate a guardare con i vostri figli o nipoti i cartoni animati trasmessi nel pomeriggio su Italia 1, e ditemi se non ho ragione!

Pornografia economica che viene scaricata senza scrupolo sui più piccoli e non liberamente acquistata dagli adulti. Il “mercato” dei bambini è sicuramente il più redditizio per il commercio, ma io rabbrividisco quando sento parlare di “mercato” dei bambini che non è null’altro che un eufemismo per un nuovo tipo di schiavitù!
Ma questo non conta nulla visto che tutto ciò viene perpetrato nel nome dell’economia che, al solito, giustifica tutto in nome del commercio, degli azionisti e del benessere materiale di pochi! Prima si inizia ad essere consumatori meglio è ... per “Loro”!

E dopo aver ascoltato i problemi “europei” che erano perlopiù di chili superflui, di dieta e digestione, dello scarso rendimento della squadra del cuore oppure del cellulare che non funziona secondo le sue immense possibilità tecniche, eccomi invece confrontato con altri tipi di problemi ai quali cercheremo di dare una soluzione.
E cosi’, prima di guadagnarmi la pace di casa mia, mi trovo a Bangkok che, purtroppo, è la sublimazione di quanto descritto in precedenza, del “Grande niente”.
Nella capitale visito una famiglia che di problemi (di quelli veri) ne ha davvero tanti

LA FAMGLIA DI LUNGK PAN

Delle sorti di questo uomo avevo scritto sul sito di Sainam (sezione “The Bigger Picture” http://www.sainam.net/read_news.php?news_i...&lang_select=it ). Attualmente l’uomo è sempre immobile, paralizzato e da l’impressione di captare forse solo il 10% di quello che accade attorno a lui. Vive sempre ovviamente sdraiato al suolo, ora nella sua casupola con la moglie e i 4 nipoti della prima figlia che, per il momento, si è rifatta viva (dopo aver abbandonato tutti per molti mesi). Le condizioni finanziarie della famiglia sono ovviamente sempre di emergenza questo sebbene la moglie abbia ripreso a cucinare e a vendere (in strada) il cibo preparato ora con l’aiuto del marito della secondogenita (Yung) che ha preso il posto dell’uomo malato



Di questa famiglia fanno parte anche Nat e Onin, i due nipoti più grandi che sono in pratica cresciuti con i nonni. Ora la famiglia, originaria di Ban Naudom, ci ha chiesto di prendeci cura di entrambi perchè per loro è praticamente impossibile farlo visti i costi elevati della vita nella capitale e la perenne incertezza sulla permanenza della loro madre a casa.
Cosi’ i due ragazzi arriveranno a Ban Naudom alla fine del corrente anno scolastico, alloggeranno nella casa della bisnonna e Sainam provvederà loro dal lato scolastico, educativo e pratico.

Mi sono davvero commosso ad osservare la piccola Onin (8 anni) mentre aiutava la nonna a preparare il cibo da dare al nonno infermo e poi occuparsi direttamente di nutrirlo, attraverso il tubicino di plastica che penetra il naso dell’uomo. Davvero commovente, spero che queste foto possano dare anche una pur minima idea di quanto cerco di raccontare.



E dopo un’escursione in India (mia vecchia e bruciante passione ormai spenta ma con la quale il legame karmico sembra davvero indissolubile) eccomi finalmente a casa, finalmente avvolto dallo splendido silenzioso frastuono delle mie amate risaie, lontano dal grande niente. Mi mancano ovviamente e tremendamente i miei affetti ma sono felice di ritornare a vivere nella quiete del mio villaggio. E’ bello ritrovare lo splendido sorriso di Miu, le persone che ci aiutano e coloro che aiutiamo, perchè come cantava Ligabue “Questa è la mia vita”!

Parlando sempre dei vari problemi esistenziali, da queste parti ora il problema più impellente per i contadini è l’imminente riapertura del ciclo della coltivazione, quando devono preparare i campi per la semina. Per far questo di solito incorrono in ingenti debiti che riguardano soprattutto il “noleggio” di un trattore che prepari ed ari i campi nell’attesa della prima pioggia e della semina del riso.

Cosi’ il mio neurone sempre desolatamente solitario ha pensato di creare la

SAINAM’S GANDHI AGRICULTURAL COMMUNITY

Una comune agricola che raggruppi il maggior numero di contadini. Il primo compito di SGAC sarà quello di acquistare un trattore il cui utilizzo venga condiviso da tutti i membri della co-operativa. Questo permetterà loro di non farsi “strozzare” da coloro che ora si fanno lautamente pagare per fare questo lavoro (che molto probabilmente non saranno affatto contenti di questa iniziativa!).

La SGAC raccoglierà quanti più contadini possibile che sottoscriveranno una dichiarazione d’intenti e si impegneranno seriamente. Avrà un proprio comitato che sarà il nostro interlocutore. I contadini pagheranno un prezzo giusto ed onesto per l’uso del trattore (che sarà di proprietà di Sainam) e i soldi versati resteranno nelle casse di SGAC per le eventuali riparazioni del mezzo, l’acquisto di sementi ed altre iniziative che possano portare sviluppo nei villaggi.

Le foto del primo meeting di Ban Naudom


Sono convinto che questo possa davvero agevolare il compito di queste povere famigile, alleviarle dai debiti che inevitabilmente contraggono all’inizio della stagione agricola.
Di conseguenza immagino che i loro figli ne possano pure beneficiare come la comunità intera. Un ideale di società votata alla semplicità, all’autosussistenza, aliena al consumismo come sognato dal Mahatma Gandhi e per questo motivo mi sono permesso di chiamare la nostra piccola co-operativa col suo nome e in suo onore. I suoi sogni sono i nostri, le sue utopie sono le nostre e cercheremo di fare il possibile per renderli reali in questo piccolo angolo di mondo.

Ci sono due problemi, non indifferenti, da superare per rendere operativa la SGAC.
Il primo si riferisce a coloro che ora hanno il monopolio di questo lavoro che, forse, cercheranno di ostacolarci visto che un eventuale successo di SGAC significherà semplicemente un minor guadagno per loro!
Il secondo è ovviamente la questione finanziaria, in quanto pure in Thailandia i trattori non vengono regalati e costano, ovviamente, più di una bicicletta. Ma a questo stiamo lavorando. Una cosa è sicura, l’eventuale acquisto sarà rateizzato vista l’impossibilità di un pagamento immediato e totale.
Al momento di scrivere abbiamo avuto 20 adesioni alla co-operativa.

Teneteci i pugni!

CHINJAN

Buone, anzi ottime, notizie da Chinjan. Abbiamo parlato con i medici che sono davvero felici e ottimisti. Pare che il cancro sia stato davvero sconfitto (per il momento), la bimba dovrà sottoporsi ad una nuova serie di 10 iniezioni e poi, probabilmente, potrà tornare a casa.
Con i dottori abbiamo pure discusso della protesi che sicuramente applicheremo alla gamba amputata, se non è segno di ottimismo questo!
Siamo veramente felici per Chinjan.

UNA BICI PER UN BIMBO POVERO

Abbiamo dato il via ad un programma per donare una bicicletta ai bambini poveri che ne hanno bisogno per recarsi regolarmente a scuola.
Questi bambini vivono, a volte, a molti km di distanza dalla loro scuola. La bicicletta in questi villaggi è ancora il mezzo di trasporto più usato da tutta la famiglia e con la dovuta manutenzione può durare più di 5 anni.
Inoltre, particolare assolutamente da non sottovalutare, la bicicletta è fonte di gioco, divertimento e di momenti spensierati per questi bambini che hanno poco altro nelle loro vite.




Ogni bicicletta costa 1.500 Thai Baht (€ 30.--)

Per ulteriori informazioni scrivete ai soliti indirizzi e-mail: [email protected] o [email protected]


IMPORTANTE:
SAINAM FOUNDATION È UNA O.N.G. COMPLETAMENTE INDIPENDENTE.
LE OPINIONI ESPRESSE IN QUESTA NEWSLETTER NON SONO NECESSARIAMENTE CONDIVISE DAI SUOI DONATORI E DALLE EVENTUALI AGENZIE CHE POTRANNO, IN FUTURO, FINANZIARE I SUOI PROGETTI.

www.sainam.net


Per iscriversi a "Phatthana" la Newsletter elettronica di Sainam Foundation, contattare:
[email protected] ; [email protected]

“MA CHE FILM LA VITA” cantata da “I NOMADI”

Grazie a mia madre per avermi messo al mondo,
a mio padre semplice e profondo,
grazie agli amici per la loro comprensione,
ai giorni felici della mia generazione,
grazie alle ragazze a tutte le ragazze.

Grazie alla neve bianca ed abbondante,
a quella nebbia densa ed avvolgente,
grazie al tuono, piogge e temporali,
al sole caldo che guarisce tutti mali,
grazie alle stagioni a tutte le stagioni.

Grazie alle mani che mi hanno aiutato,
a queste gambe che mi hanno portato,
grazie alla voce che canta i miei pensieri,
al cuore capace di nuovi desideri,
grazie all'emozioni, a tutte le emozioni.



www.nomadi.ch

CLAUDIO

[email protected] ; [email protected]



www.sainam.net



Thailand: +66 87 106 44 68; Europe +41 79 211 93 24; India + 91 983 14 84 170 SKYPE: dhannydaeng



"Grazie alle mani che mi hanno aiutato, a queste gambe che mi hanno portato, grazie alla voce che canta i miei pensieri,
al cuore capace di nuovi desideri, grazie all'emozioni, a tutte le emozioni.
Ma che film la vita tutta una tirata storia infinita a ritmo serrato da stare senza fiato.
Ma che film la vita tutta una sorpresa attore, spettatore tra gioia e dolore tra il buio ed il colore." I NOMADI

P salvaguarda l’ambiente; stampa questo messaggio soltanto se è veramente necessario!

 
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