Resoconto Trasferta per Eurocalcio, The Italian Celts CSC Go to Paradise

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Giuseppe25
view post Posted on 3/10/2008, 16:35     +1   -1




Ragazzi, ho appena terminato il resoconto da mandare a Eurocalcio..leggetelo e ditemi se vi piace, se lo modifichereste in qualche modo, se manca qualcosa o cose di questo genere..
Ho fatto la scelta di parlare più delle emozioni che dei fatti in sè..ecco a voi:

T HE ITALIAN CELTS CSC GO TO PARADISE

The Italian Celts go to Paradise: all’inizio era soltanto un sogno, poi, a partire dallo scorso mese di luglio, è diventato un progetto concreto sul quale lavorare; poi ancora il sogno è diventato realtà, ma è subito tornato ad essere un sogno. Tutto questo, non perché alla fine noi, 25 fortunati membri del club The Italian Celts Csc a Glasgow non siamo più andati, ma perché, appena messo piede in terra scozzese ci è subito sembrato di vivere una realtà favolosa, un sogno per l’appunto. E’ davvero difficile fare un resoconto esauriente fino in fondo ti tutto ciò che abbiamo fatto in questa esperienza, di tutto ciò che questi quattro giorni hanno rappresentato per noi, delle sensazioni magnifiche che abbiamo trovato e di tutte le persone, altrettanto magnifiche, che abbiamo incontrato nella nostra avventura a tinte biancoverdi e dunque credo non mi resti che cercare di tracciare alcuni “schizzi” per cercare di fare respirare anche al voi lettori l’atmosfera in cui noi abbiamo avuto la fortuna di essere stati immersi.
Innanzitutto, credo sia doveroso partire dal rapporto che si è creato tra noi italiani, membri di The Italian Celts Csc: alcuni si erano già incontrati al meeting che il club aveva tenuto a marzo a Firenze, ma per me erano tutti ancora sconosciuti, solo dei nickname sul nostro forum o delle piccole foto su msn. Certo, prima del viaggio ci univa la passione per il Celtic, ma niente di più: ebbene, sin dal primo momento io ho trovato delle persone, degli amici, che con me hanno in comune molto di più che il Celtic. Ragazzi che vivono la passione per il calcio in modo sano, con il sorriso sulle labbra e sempre nel rispetto di tutto e tutti; ragazzi che vivono la vita in modo sano, sulla scia di valori forti a cui credono e cercano di seguire. Davvero un tesoro da tenere stretto soprattutto al giorno d’oggi.
E, sempre a proposito di persone, come non citare l’accoglienza ricevuta dai tifosi scozzesi e irlandesi incontrati nei pub, per strada, allo stadio: credo che non potessimo ricevere un benvenuto più caloroso di quello che ci è stato riservato sin dalla prima sera al Barrowlands, al concerto dei Charlie & the Boys. Sorrisi, abbracci, regali di vario tipo (magliette, sciarpe, spille e fascette del Celtic), foto e video che proprio i tifosi scozzesi e irlandesi del Celtic realizzavano con i loro telefonini come ricordo della nostra presenza (già la domenica, quando eravamo ancora in terra scozzese, un paio di video erano stati caricati su Youtube); cori estemporanei in nostro onore (memorabile quello <<italia, Italia!!>> partito in un paio di pub) e incredibili manifestazioni d’affetto oltre ogni immaginazione (qualcuno di noi si è addirittura sentito dire da una signora: <<da oggi per me sei un figlio in più>>.).
Tutto questo per quanto riguarda le persone: ma andare a Glasgow e assistere a una partita dal vivo al Celtic Park (il Paradise, per l’appunto, per i tifosi biancoverdi), vuol dire anche entrare in contatto con una cultura, un modo di essere che permea ogni istante e aspetto della vita. Ce ne siamo resi subito conto, sin da quando abbiamo messo piede al già citato Barrowlands per il concerto dei Charlie & the Boys, organizzato per raccogliere fondi per la lotta contro il cancro, malattia che purtroppo qualche mese fa si è portata via l’indimenticato e indimenticabile Thommy Burns. Ci siamo resi conto che la rivalità tra Celtic e Rangers è una rivalità vera: lo sapevamo, ma respirare l’aria di Glasgow in questo senso è tutta un’altra cosa. Non si tratta di un banale Milan-Inter (e badate bene che lo scrivo da grande tifoso rossonero), in Scozia non si è tifosi del Celtic o dei Rangers: si E’ Celtic o Rangers tutti i giorni della settimana, ogni secondo della propria vita e questa fede, naturalmente anche per le profonde e complesse ragioni storiche e religiose che ci sono dietro, permea la rivalità delle due anime contrapposte di Glasgow. Anime che pulsano e che sono ben distinguibili sempre. Non so se sono riuscito a rendere l’idea, ma credo sia difficile anche perché pur respirando tale rivalità penso di non averne colto fino in fondo ogni aspetto: bisogna essere Celtic o Rangers a Glasgow tutti i giorni dell’anno per poterlo fare ed essere in grado di spiegare con cognizione di causa.
E ancora, a proposito della cultura Celtic devo dire che al concerto, nei pub e allo stadio si respira sempre il profumo della storia: non in chiave malinconica, nel rimpianto dei bei tempi che furono, ma con il cuore e la riconoscenza verso coloro che hanno speso la vita per il club e l’anno reso grande: il già citato Tommy Burns, Johnny Doyle, scomparso tragicamente a inizio anni ’80, e Willie Maley solo per fare qualche esempio osannati nei cori e nelle canzoni dei tifosi come se ancora oggi scendessero in campo o sedessero in panchina. Una cosa, questa, se non inconcepibile, almeno molto difficile in Italia dove, almeno alla prova dei fatti nella stragrande maggioranza dei casi vale il detto “lontano dagli occhi lontano dal cuore”. Anche noi, naturalmente, abbiamo voluto essere partecipi di questo tuffo nella storia del club e così, complice anche l’amore viscerale del nostro presidente Alessandro Boretti e di altri membri del club per lui, abbiamo mandato una delegazione sulla tomba di Johnny Doyle a Kilmarnock, dove abbiamo lasciato anche uno striscione e una nostra sciarpa per rendergli omaggio: un momento indimenticabile e davvero molto intenso per chi l’ha vissuto. E la storia, poi. È rappresentata anche dai trofei, dalle foto, dalle magliette raccolte nel museo del Celtic Park che abbiamo visitato la domenica mattina; e sono storia anche l’erba del Paradise, calpestata dai più grandi del calcio europeo e mondiale, le panchine e gli spalti dello stadio dei baincoverdi che ha lasciato tutti (molti di noi alla prima trasferta a Glasgow) letteralmente a bocca aperta.
Già che sto parlando dello stadio arrivo naturalmente al piatto forte della trasferta: la partita di campionato tra Celtic e Aberdeen: un buon Celtic si porta in vantaggio nel primo tempo con Jan Vennegoor of Hesselink, ma nella ripresa l’Aberdeen prima pareggia e poi si porta in vantaggio con una doppietta di Mulgrew. Ed è a questo punto che l’assopito pubblico di Celtic Park si sveglia e fa vedere a tutti i noi di cosa è capace: cori di incitamento, applausi, veri e propri “ruggiti” che spingono la squadra dapprima al pareggio con McDonald e poi all’epilogo più bello, soprattutto per noi che venivamo dall’Italia e non potevamo scegliere partita migliore: il gol di tacco al 91’ di Vennegoor of Hesselink, che dà ai Bhoys la vittoria e scatena il delirio sugli spalti. Momenti indimenticabili, come lo sono stati, prima del fischio d’inizio, l’incontro con Scott McDonald, a cui il nostro presidente Alessandro Boretti e il nostro segretario Roberto Longobardi hanno consegnato la targa come migliore giocatore della passata stagione, e quello con Massimo Donati. E’ stato bello vedere la gioia negli occhi di Skippy quando ha ricevuto il nostro premio e ci ha ringraziato con vera gratitudine ed è stato altrettanto bello e particolare sentire Massimo Donati chiederci con stupore <<perché siete malati di Celtic?>>.
Lo stesso stupore condiviso anche da molti di coloro che abbiamo incontrato nei pub e che, come detto, ci hanno accolti come figli e fratelli; uno stupore che è stato anche nostro nel ricevere una tale accoglienza e tanto affetto. Ed è stato lo stupore (mi scuso se lo ripeto ancora) che ha reso questa nostra trasferta così bella, così da sogno.
Credo di dovermi fermare qui: ho scelto di scrivere questo diario parlando di emozioni e sensazioni e non raccontando i puri fatti (a proposito, mi sono dimenticato la visita ad Hampden Park), perché il nostro viaggio non è stato vissuto sui fatti, ma sulle splendide emozioni che abbiamo avuto la fortuna di vivere e condividere tra di noi e con i tifosi scozzesi e irlandesi. Spero che la scelta sia condivisa dai miei compagni di viaggio e sia apprezzata da voi lettori di Eurocalcio. Infine, se mi permettete, chiudo con un consiglio: se vi capita, andate a Glasgow a seguire il Celtic e immergetevi nell’atmosfera dei pub di Gallowgate: magari quando partite dall’Italia del Celtic non ve ne importa niente, ma al vostro ritorno non potrete che esserne innamorati persi.
 
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Alex_Paco
view post Posted on 3/10/2008, 16:49     +1   -1




CITAZIONE
(e badate bene che lo scrivo da grande tifoso rossonero),

Questo direi che lo puoi anche omettere :lol:
L'ultima parte è da brividi..

Ben lavoro Giuse! Grande come sempre! :D

:scozia:
 
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celticfrasca
view post Posted on 3/10/2008, 16:53     +1   -1




Gran bel lavoro! :scozia:
 
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Giuseppe25
view post Posted on 3/10/2008, 16:56     +1   -1




E va bhè Alex..l'ho scritto solo per rendere ancora di più l'idea.. ^_^
 
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Zar™
view post Posted on 3/10/2008, 17:12     +1   -1




Grande Giuse!!!
 
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eskimo12
view post Posted on 3/10/2008, 17:13     +1   -1




lo leggerò domani. ora allenamento:rox:

mi devo allenare per giocare un giorno nel patrick thistle
 
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irlandesecasertano
view post Posted on 3/10/2008, 17:22     +1   -1




giuse grandissimo articolo complimenti
 
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view post Posted on 3/10/2008, 22:55     +1   -1

" Voglio che i miei scendano in campo ad ogni partita come se combattessero una guerra per la nostra causa. Voglio che Il Paradise torni una roccaforte. "

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bellissimo articolo giusè, coplimenti
 
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Dany Zena
view post Posted on 4/10/2008, 00:16     +1   -1




stand up for giuseppe!!

e bravo il nostro giornalista in carriera :-)
 
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eskimo12
view post Posted on 4/10/2008, 07:31     +1   -1




letto! favoloso! grande giuse!!
 
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UgoBhoy
view post Posted on 6/10/2008, 10:39     +1   -1




Grande Giuseppe!!! Racconto che fa venire i brividi
 
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Giuseppe25
view post Posted on 6/10/2008, 14:54     +1   -1




Ragazzi (scusa Roby se ti rubo la notizia, ma sono proprio contento)..Eurocalcio ha ricevuto il nostro resoconto: l'ha dovuto un pò accorciare, ma ha detto che va bene e dunque sarà pubblicato su uno dei prossimi numeri (novembre più probabilmente che ottobre)..Sono davvero entusiasta..C'MON THE ITALIAN CELTS!!!
 
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Alex_Paco
view post Posted on 6/10/2008, 23:15     +1   -1




CITAZIONE
Ragazzi (scusa Roby se ti rubo la notizia, ma sono proprio contento)..Eurocalcio ha ricevuto il nostro resoconto: l'ha dovuto un pò accorciare, ma ha detto che va bene e dunque sarà pubblicato su uno dei prossimi numeri (novembre più probabilmente che ottobre)..Sono davvero entusiasta..C'MON THE ITALIAN CELTS!!!

Te lo meriti perchè sei bravo Giuse! Ancora grandissimo! ;)

:flag:
 
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Giuseppe25
view post Posted on 7/10/2008, 10:47     +1   -1




Grazie Alex..mi fai commuovere..
 
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robylon80
view post Posted on 7/10/2008, 11:01     +1   -1




Ho appena saputo ke saremo anke su British Football l'inserto del Guerin Sportivo.
 
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21 replies since 3/10/2008, 16:35   388 views
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