| ok. tocca a me.
Mi presento in non perfette condizioni fisiche: un incidente in moto che non ho ancora smaltito e non aver più indossato le scarpe da calcio mi prepara per la panchina.
Il viaggio è ok, soprattutto dopo aver caricato Bomber Orfeo e Noel detto "il Saggio". Dopo il check in al campeggio (bel campeggio in riva al lago di Mergozzo), man mano che si sale a Bracchio temo per la mia auto che mi deve riportare a Verona (260 i km all'arrivo al campo di gioco).
All'arrivo al suddetto campo, devo dire che non mi fa paura la dimensione, ma il fatto di incorrere in qualche incidente di gioco, che alla mia età è difficile da smaltire ....
Comunque passiamo alla vestizione. Io trovo strano che tutti gli altri abbiamo delle scarpe da calcio colorate. Tutti gli altri trovano strane le mie scarpe da calcio nere, classiche con il marchio sportivo fra il bianco sporto e il grigio. Ma è cambiato così tanto il calcio ????
Aspettiamo il portiere Edo, e iniziamo contro i Reds. Ci frega il fatto di non aver mai giocato assieme (una scusa che ho sentito in tv), il non essere abituati al calcio a 7, il campo che è pendente, il Liverpool più organizzato, Noel che sta male, Stefano che arriva tardi, il fatto di aver fatto un lungo viaggio, il fatto di avere le gambe imballate per il lungo viaggio, .... (il resto aggiungete voi ad libitum ...). ah sì, dimenticavo, il fatto che io giochi tutta la gara (o quasi) anche con un calcione subìto (ma fortuito), alla faccia del mio pensiero del "devo stare attento a non farmi male!).
Tant'è, nessun scoramento ma attendiamo fiduciosi la gara contro la Juve. Nella mia vita di tifoso del Celtic ho sempre sognato di vedere il Celtic battere una italiana in Italia.
Entriamo in campo con il sangue ..... nelle vene, il fumo (di alcune birre) negli occhi e ci diamo sotto. alla grande, direi. Difesa attenta con Paolo Gravesen che sembra Billy McNeill e che orchestra il reparto; centrocampo roccioso, con Stefano che non perde una palla e mi ricorda Paul McStay, PaoloEverland e Giuseppe25 cursori nella fascia, inesauribili che mi ricordano Stan Petrov. Il Bore si applica mantenendo la posizione, centellinando i passi e cercando non sprecare i palloni. Davanti Orfeo che ha bisogno di spazi larghi e non li trova (te credo, stiamo su un campo a 7), che non tiene una palla per far rifiatare la difesa ("Sono troppo fragile per fare questo tipo di gioco"), che sbaglia tiri facili ("il campo di patate non mi ha aiutato"). Comunque vinciamo fra il tripudio dei nostri tifosi: Laura, Noel e da casa Franco, un Mergozzese scozzese, che incontreremo domenica, ma già sa di noi.
Tralascio la serata fra pizza e una lunga discussione fuori dal bungalow dove non riusciamo a finire le birre .....
Domenica mattina è il grande giorno: chiedo a tutti i validi che scendono in campo, che per me battere l'Inter, sarebbe una sorta di nuova Lisbona. le maglie, il nome, essere in Italia...... chissà cosa mi ispira. in ogni caso per i nerazzurri (che hanno nella rosa il più vecchio del torneo, un 60enne ancora in forma, che somiglia molto all'ex giornalista Gherarducci) non c'è assolutamente scampo. Ci mette molto del suo Edo, il nostro portiere, votato miglior portiere del torneo (Pierpiter e Stefano siete avvisati ...), ma soprattutto non riusciamo a servire a dovere Orfeo. troppe volte la palla gli arriva alta oppure bassa oppure lunga oppure corta. insomma, non riesco a capire che l'Inter lo abbia marcato oppure ad un certo punto l'abbia volutamente lasciato libero, tanto ......
Addirittura nell'ultima azione non riusciamo a segnare in azione di 4 contro 1. Tralascio anche un tunnel al limite della nostra area in tutta sicurezza di Gravesen: alla fine quel che conta è la vittoria. Usciamo dalla partita sudati, e faccio notare che potremmo essere più sudati dei nostri nella gara di ritorno col Maribor.
Una certezza: PaoloGravesen là dietro mi sembrava di gran lunga più in palla di un certo ambrose. per fortuna che non c'era Deila a vedere la partita........
Alla fine, dopo la huddle finale, il gruppo decide di donare la targa ricordo a Laura (fidanzata di Stefano), che per due giorni si è bevuta (!!) i nostri discorsi biancoverdi! e sono stati tanti, credetemi !!!!
Hail Hail
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