lo trovate sul mio blog:
http://celticbhoyzena.spaces.live.com/invito chi ancora non lo conosce a leggerlo e visitarlo... :-)
cmq ve lo linko.... in attesa di quello definitivo su Glasgow...
E pensate che il vecchio Dany due righe entro la fine anno non le scriverà? nahha ihihiih
-----------------------------------------------------------------------------------------
Il resoconto della mia seconda trasferta europea direi che può tranquillamente iniziare dalla nostra bellissima coreografia : “ORGOGLIO DI GENOVA …..PERLA D’EUROPA…..”
In questa semplice frase sono racchiuse una miriade di frammenti felici della mia trasferta e, permettetemi proprio una coreografia rivedendola al tuo ritorno a casa, dopo esserne stato partecipante,può essere l’inizio migliore per ricordare per sempre le emozioni trascorse…
Ritornando al passato recente, posso paragonarla alla memorabile coreografia sfoggiata al Bentegodi di Verona qualche annetto fa che recitava, in una miriade di bandierine blucerchiate: “U.C. SAMPDORIA…NON UNA SQUADRA MA UNO STILE DI VITA…GRAZIE PAOLO” ; non è blasfemia collegarle perché le ritengo una la prosecuzione dell’altra dato che il nostro orgoglio, i nostri colori, la nostra sampdorianità è stata mostrata una volta di più anche in Europa, nonostante le disavventure, il risultato e il momento un po’ nero che la nostra AMATA sta vivendo….
Ma a posteriori è bello sottolineare quanto la nostra passione sia ancora viva e intatta nonostante sia il momento, sia gli eventi che perseguitano questo disgraziato avvio di stagione, ricordando altresì che, come da ormai decenni, GENOVA IN EUROPA SI LEGGE SAMPDORIA e nel bene e nel male sono solamente i nostri colori, tra quelli cittadini, a colorare gli spalti siano essi infuocati o desolati dell’intera Europa. E un applauso sincero meritano i nostri tifosi che negli anni, a differenza mia, sono stati sempre presenti recentemente: da Setubal ad Halmstad, passando per Lens, Burgos,Aalborg, Kaunas e Liegi appunto… Siete grandi ragazzi di tutto cuore!
Nel mio piccolo però trattasi della seconda trasferta europea dopo Aalborg dell’anno precedente e, quest’anno per fortuna in compagnia del mio amore e di Diego, quasi un fratello ultras dopo anni di militanza in gradinata assieme.
La nostra missione Liegi, organizzata con largo anticipo nei mesi precedenti, comincia di martedì sera dalla stazione Principe di Genova con la partenza del treno diretto a Milano Centrale dove giungeremo attorno a mezzanotte… La prima disavventura-sorpresa la abbiamo nell’impossibilità di poter raggiungere l’aeroporto di Malpensa mediante l’ultima navetta disponibile, poiché presa d’assalto da una cinquantina abbondante di persone, alla quale rimediamo con un mega-taxi che ci porta attorno all’una e mezza alla tanto agoniata Malpensa dove dopo poche ore saremo partiti.
Il numero dei doriani al seguito è discreto e il bello che tranne qualche eccezione, ognuno ha un suo tragitto differente per raggiungere la città belga (chi prende il volo per Amsterdam, chi per Maastricht ecc ecc) e quindi sveglie differenti per il necessario check in…
Pertanto giunge il momento del primo grazie al mio amore e a Diego che, a differenza mia, non si sono lasciati scivolare in un sonno profondo (la mia giornata lavorativa era stata estremamente pesante….e anche lo stress di non riuscire all’ultimo minuto a partecipare ha inciso molto…son sincero), stando svegli in chiacchierate infinite per le ore che ci dividevano al check in.
Una volta eseguito lo stesso, scopriamo che il numero dei nostri tifosi è cresciuto (direi circa tre quarti delle presenze all’interno dell’aereo) e sale l’entusiasmo, subito smorzato dai vari tentativi dell’aereo di partire e lasciarsi alle spalle la nebbia e il gelo milanese….
Per fortuna (a differenza dei ragazzi sfortunatissimi a Pisa a cui va la mia totale solidarietà..vero fabry…) l’aereo “usa e getta” (stupenda similitudine creata da un passeggero come noi della nota compagnia aerea, durante la fase di partenza..) decolla e qualche timido coro, tra cui il gettonatissimo “GIRANDO PER L’EUROPA IN AEROPLANO..SE SOTTO C’E’ UN GENOANO IN TESTA GLI PISCIAMO” può levarsi alto e forte durante il breve viaggio.
All’arrivo nell’aeroporto- città di Bruxelles International (semplicemente immenso e infinitamente grande..) , decidiamo di staccarci dal resto della compagnia e visitare la città, preferendo rimandare di qualche ora l’arrivo a Liegi; tra una camminata e l’altra nella città cuore dell’Europa per eccellenza, moderna ma altrettanto fredda e quasi riservata in sé stessa, mi arriva un inaspettato sms…..
Il gruppo veneto, composto dal Salz ed enry ha subito lo stesso inconveniente dei ragazzi desiderosi di partire da Pisa, poiché anche il loro aereo partente da Treviso è stato cancellato per poca visibilità....
Tra un sms e l’altro i minuti passano , giunge il momento di salire sul treno diretto a Liegi (circa 100 km di tragitto) e proprio prima della partenza il Salz mi informa che sono riusciti ad arrivare di tutta fretta in macchina all’aeroporto di Venezia dove di lì a poco saliranno sull’aereo diretto a Parigi ; i ragazzi non mollano, per loro questa trasferta è troppo importante dato che già hanno la sfortuna di abitare a 400 km di media dalla nostra gradinata sud, a Liegi vogliono proprio esserci e ci arriveranno , tra il nostro stupore generale IN TRENO da Parigi appunto…
Giungiamo nel frattempo nella freddissima Liegi, superando paesaggi innevati e avvolti nelle nebbie e facciamo presto conoscenza della “sportivissima” e simpatica città… Il tono ironico racchiude in breve le disavventure sia con gli addetti alle informazioni in stazione (circa una decina di miei insulti violenti a un simpatico signore che, per farla breve, ci rideva dietro e ci dava informazioni sbagliate) , sia con i tassisti locali (il più idiota dei quali è corso in fretta all’interno dell’auto per poter far risuonare i cori locali…stile Boldi nel film “Tifosi”) e sia in generale con i tifosi che man mano nelle strade incontravamo e che si prodigavano in cori di scherno e frasi ai più insulse ma facilmente immaginabili…
Incuranti di tale meschina stupidità (manifestatasi inoltre nei pre scontri, per quello che ho potuto vedere), io, Diego e il mio amore visitiamo la cittadina e il suo mercatino, notando veramente stupiti la quantità di tifosi blucerchiati al seguito….. Un bellissimo mare a sprazzi blucerchiati in un gomitolo infinito di persone rosso (sia il colore dello Standard, sia il colore caratteristico del Natale e delle feste in generale…), tutti pacifici, tutti comunque contenti di esserci e di vivere la magia europea.
Attorno alle sei e mezza prendiamo il bus diretti allo stadio Dufrasne, (sbagliando addirittura fermata e dovendo percorrere un breve tratto in una stradina meno illuminata con rassicuranti pub dal nome “Le Standard” e “Le Corner”…che gente…) oggettivamente molto carino ma,a mio parere un attimo pericoloso per quanto concerne le vie di fuga….
Per fortuna il servizio d’ordine dello Standard, apre il settore ospiti in anticipo e pertanto attorno alle sette della sera i miei due compari di avventura riescono a entrare all’interno dello stadio nel settore appunto a noi riservato…. Per me comincia una lunga, interminabile e fredda attesa dei due compari veneti, poiché, ringraziando sempre lo sciagurato decreto dei biglietti nominativi, ho provveduto io stesso a Genova a comperare i biglietti che erano quindi assieme al mio all’interno del portafoglio e pertanto era necessaria la mia attesa, dato che di certo all’aereo cancellato nessuno dei tre ci avrebbe mai pensato.…
Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente sia Diego che il mio amore perché non ho potuto essere in loro compagnia, ma spero che l’eterna gratifica riservatami da Salz ed Enry per la mia attesa possa servire a capire che come sempre ho agito a fin di bene e che quei due ragazzi per il loro sacrificio e la loro passione di seguire la Samp in Belgio (treno da Parigi a Liegi d’emergenza) lo meritassero eccome.....
Perché se è vero che se a tutti noi ci lega un filo che ci porta dritto a LEI, mi sento di dire che loro due sono stati grandi e quel filo se lo sono costruiti alla grande, con passione, dedizione e volontà…BRAVI RAGAZZI!
I due “veneti” giungono attorno alle ore 8 e 20 e proprio a quell’ora, ormai ibernato dalla freddissima e lunga attesa, faccio ingresso nello stadio che, all’interno mi pare ancora più bello, proprio da calcio!
Il colpo d’occhio è notevole, poiché è per la quasi totalità dei posti esaurito, così come l’apporto vocale della loro tifoseria, costante in tutti i settori dello stadio….La loro coreografia, la passione, le sciarpate, i battimani, insomma il TIFO ci fanno capire sia che lo Standard è per loro una vera religione e che per loro quella che si va a giocare è una partita “di cartello” e di questo, noi doriani, non possiamo che esserne orgogliosi…
Purtroppo e non mi soffermo più di tanto sulla partita, lo stesso non si tratta per Mazzarri e i nostri giocatori poichè finiamo con l’essere massacrati in un robusto 3 a 0 dovuto ad amnesie difensive (tante…troppe), errori, imprecisioni in fase di costruzione e, a mio modesto parere, carenza di attributi e volontà, con il pensiero alla stracittadina di domenica troppo pressante…
Un unico appunto tecnico: contro una squadra campione belga, che nella stagione corrente ha segnato due gol in casa all’Everton e al Siviglia, oltre essere riuscita a costringere allo 0 a 0 il Liverpool capolista inglese(per venire eliminati solamente al 93 minuto ad Anfield) è inacettabile pretendere di andare a punti con un turn over di ben SETTE UNITA (se escludiamo il portiere sono 7 giocatori su 10…) e credo che il campo ha parlato chiaro…Forse l’Inter, il Barcellona o il Manchester United ci sarebbero riusciti..Ma non di certo la nostra, seppur volenterosa sulla carta, Sampdoria…
Preferisco soffermarmi sulla magnifica prestazione del nostro settore, sia dal punto di vista scenografico (vedi inizio del post…. Semplicemente bellissima!) e sia nel secondo tempo, oramai sul 3 a 0 per loro, sulla grande dimostrazione di tifo impartita…..
Millecinquecento cuori blucerchiati, che come noi hanno raggiunto Liegi con ogni mezzo, per sostenere i ragazzi e la maglia blucerchiata! Un’emozione fantastica!
Non mi stancherò mai di visionare il video che vi linkero al termine dell’articolo….quegli 8 minuti e mezzo di “ALE ALE ALE ALE ALE DORIA” difficilmente io come tutti i presenti, li potremo mai dimenticare, così sia lo sbandieramento continuo, orgogliosi e al tempo stesso incuranti del risultato, sial’altrettanto meravigliosa riproposizione vocale di “Lettera da Amsterdam”, meno bene riuscita del coro precedente, ma al tempo stesso perfetta e ideale al meglio a descrivere la nostra avventura in terra belga e in generale in Europa…
Finisce il match e veniamo condotti alla stazione dalla polizia locale mediante navette, prendiamo un treno che, dopo un ulteriore cambio, ci riporta all’interno dell’aeroporto dove, stavolta tutti e tre, ci addormentiamo abbastanza stravolti, amareggiati si dal risultato ma felici di aver comunque partecipato tutti assieme al match di coppa della nostra Sampdoria.
La sveglia arriva presta e siamo ancora tutti e tre in stato cavernoso, di lì a poche ore eseguiamo il check in e riatterriamo nella nostra nazione,a Milano Malpensa dove stavolta, per fortuna, riusciamo a salire su una navetta per la stazione centrale.
Il treno, le chiacchierate su di esso (post match stress e pre derby stress in primis) e l’arrivo nelle due stazioni cittadine (Diego e il mio amore scendono a Principe mentre io resto sul treno qualche minuto in più poiché scendo a Brignole) scandiscono gli ultimi momenti di una trasferta europea comunque felice poiché vissuta assieme e caratterizzata dal sostegno dei nostri magici colori in territorio europeo (per i mie compagni era la prima volta).
La due giorni europea si è volatilizzata in fretta per tutti noi e lascia, risultato a parte, momenti belli ed intensi per ciascuno di noi.
Da parte mia sicuramente aver condiviso le mie due passioni al di fuori dell’Italia (il mio amore e la Samp), oltre ad aver scritto un’altra pagina della amicizia-ultras con il “maestro” Diego.
Ce l’ abbiamo messa tutta e siamo riusciti a portare il nostro cuore blucerchiato in viaggio per l’Europa e sarebbe bellissimo continuare a sognare nuove avventure europee….
E allora forza ragazzi…metteteci il nostro stesso entusiasmo e proviamo il colpaccio casalingo con il Siviglia…. La Gradinata Sud “Orgoglio di Genova….perla d’Europa” , parafrasando parte del nostro vecchio inno (“….volando sopra un jet…sulla nave…su mille autostrade”) vorrebbe tanto rimettersi in viaggio per l’Europa!
E allora perché, nonostante l’oggettiva difficoltà, dettate dal blasone dell’avversario,non continuare a sognare….FORZA RAGAZZI !! REGALATECI UN SOGNO!!
