Peter Latchford, inglese di Birmingham, conosciuto dai nostri tifosi con il nomignolo di The Cat, è stato il nostro portiere dal 1975 al 1987, anche se dalla stagione 1980/81 ha dovuto lasciare il posto al leggendario Pat Bonner. Vista la scarsa forma di Ally Hunter e Denis Connaghan, Jock Stein era alla ricerca immediata di un portiere che desse sicurezza al reparto difensivo; su suggerimento di Don Revie, Stein prese Latchford in prestito nel febbraio 1975 fino alla fine della stagione dal West Bromwich Albion. Da raccontare i particolari del passaggio di Latchford al Celtic; al West Bromwich, Latchford era relegato dal manager Don Howe nella squadra riserve; con 2 presenze nella nazionale inglese under 23, il nostro chiese di essere trasferito, perché non ne poteva più di giocare di fronte alla ventina di spettatori che frequentavano le gare delle riserve. Fortuna volle che durante una gara riserve fra WBA e Leeds United, fosse presente anche il mitico Don Revie, che lo vide giocare. Qualche giorno dopo, una telefonata di Stein a Revie risolse il tutto poiché il manager inglese, a gentile richiesta se conoscesse un portiere, indicò senza mezzi termini Latchford. Il giorno dopo durante l’allenamento, Don Howe chiamò Latchford nel proprio ufficio chiedendogli se fosse interessato ad andare in prestito. “certo – fu la risposta – basta che sia un posto da titolare”. A quel punto Howe, sorridente per via dell’introito economico in vista, disse :”non è in questo Paese, è in Scozia, su a Gaslgow: è il Celtic!”. Latchford ammise di aver detto di sì, pur non conoscendo nulla del Celtic, se non il trionfo di Lisbona. Tornato al campo ad allenarsi, interrogò un ex calciatore dei Rangers, ed in poco tempo conobbi tutto quel che c’era da sapere su Celtic e Old Firm, e fu preso dall’entusiasmo che gli mise addosso Bud Johnston, l’ex dei Rangers. Così il lunedì successivo in auto partì alla volta di Glasgow. È interessante sapere che durante tutto il periodo in prestito, Latchford partiva in treno il martedì mattina per essere a Glasgow in tempo per l’allenamento e tornava a casa con il primo treno utile dopo la gara del sabato, oppure rimaneva a Glasgow in occasione delle gare che si disputavano nel mezzo della settimana. Si ricorda ancora una delle prime gare dove prese un gol in un Celtic – Partick Thistle nel marzo del 1975, una papera causata anche dalle condizioni meteo (vento e pioggia), dove calcolò male una punizione calciata dalla tre quarti (al che i tifosi e Stein pensavano di non essere riusciti a trovare un portiere degno di tal nome). Comunque Latchford, a parte questa e poche altre rare volte in cui concesse gol inopinabili, è diventato uno delle leggende del Celtic; oltre al famoso match del maggio 1979 (Ten men won the league), molte volte ha salvato la porta biancoverde; nel marzo 1979, pur con una spalla lussata (a quei tempi non esisteva il portiere di riserva in panchina), ad Ibrox a pochi minuti dalla fine sventò un tiro di MacDonald che pareva destinato in fondo al sacco, nonostante il dolore che lo limitava nei movimenti. Un altro intervento celebre è l’ultima parata nella finale di coppa di Scozia del 1980; con i bhoys sul 1-0, al 120’ i Rangers calciarono l’ultima palla in area, nella speranza che una mischia desse esito favorevole. Latchford uscì fino quasi al limite dell’area, abbrancando letteralmente la palla e il compagno di squadra Mike Conroy, non mollando la presa né dell’uno né dell’altro. Quando si rialzò, l’arbitro fischiò la fine ed è ancora vivida l’immagine di Latchford che con la palla in mano, si mette a salutare i tifosi del celtic. La sua ultima gara con i bhoys fu la finale di Glasgow Cup giocata a Parkhead il 7 maggio 1987, e persa dai nostri contro i Rangers 1-0 per una autogol di Lex Baillie. Nonostante aver perso il posto a favore di Pat Bonner nel 1980, Latchford rifiutò sempre di lasciare il Celtic, rimanendo a disposizione e pronto nelle rarissime volte in cui fu chiamato a sostituire Bonner. Altre notizie le trovate come sempre sul web.
“Peter Latchford give us a wave” era il canto a lui dedicato.
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e contro gli Huns ad Hampden
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