Celtic Fc at the very ... Pest !, Le nostre Batoste

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view post Posted on 2/4/2013, 11:09     +1   -1
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CELTIC LEGEND

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siamo il Celtic non solo perchè abbiamo vinto, ma anche perchè abbiamo perso, abbiamo saputo perdere e abbiamo saputo risollevarci, fare ammenda e imparare qualche lezione. certo, le batoste le subiscono tutti, magari talvolta possono essere immeritate o inaspettate, ma fanno comunque parte della nostra storia. e non è giusto, secondo me, dimenticarle. per questo vorrei proporvi qui alcune delle nostre sconfitte, famose o meno, "memorabili" o inopinate. ma potete (e lo spero) anche voi aggiungere le vostre, quelle che non vi sareste mai aspettate.
io mi limito a partire dal periodo dei Lisbon Lion, per arrivare fino a quando seguivo giornalmente i bhoys. il periodo contemporaneo non lo cito, ma lo lascio a voi che lo conoscete meglio di me. inaugurerò a breve il topic con la prima grossa delusione del dopo Lisbona: la coppa Intercontinentale del 1967 e la sconfitta ad opera del Racing. nel frattempo potete pensare e inserire le vostre. Hail Hail
 
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fabri82
view post Posted on 2/4/2013, 11:59     +1   -1




grandissima frase............ :2scarf:
 
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Giuseppe25
view post Posted on 2/4/2013, 12:23     +1   +1   -1




Pur senza pretendere di arrivare alle vette di saggezza di Bore..maggio 2011, 4 maggio 2011...Inverness-Celtic 3-2 e il titolo di Spl che ci sfugge per un solo punto..ricordo la delusione tremenda davanti allo schermo del pc, dovee ho visto la partita in streaming..
La settimana dopo, insieme a Ghido e Irlandese siamo a Glasgow per Celtic-Motherwell, ultima di campionato, viaggio prenotato prima della batosta di Inverness..e nonostante gli unni siano già 3-0 a Kilmarnock al 6' del primo tempo e le nostre speranze di titolo subito svanite, ricordo quella partita come una festa..con applausi e cori ininterrotti sugli spalti e comunque un'ovazione per la squadra al triplice fischio finale..una dignità e un amore enorme verso la squadra anche nella sconfitta bruciante, anche perchè garantiva agli unni il terzo titolo consecutivo e aumentava il nostro digiuno..
 
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lele1414
view post Posted on 2/4/2013, 20:46     +1   -1




La sconfitta contro il Porto in Coppa Uefa.....la guardai in tv cn la mia morosa di fianco che dormiva
 
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view post Posted on 9/4/2013, 12:08     +1   -1
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CELTIC v RACING CLUB
Quando ancora la Fifa non aveva rilasciato nessuna ufficialità a questa competizione, il Celtic anelò, nella partecipazione a questa competizione, la possibilità di salire sul tetto del mondo calcistico. Ma doveva scontrarsi con la (veramente) dura realtà del calcio latino americano, niente in confronto alle “furbizie” messe in atto e conosciute nel calcio latino europeo di allora.
Le avvisaglie si manifestarono nel primo incontro ad Hampden Park, dove solo un colpo di testa di McNeill diede al Celtic una vittoria, che ripagava le botte prese dagli argentini; argentini che erano il corrispondente scozzese degli Huns, la squadra della ricca borghesia argentina. Il ritorno a Buenos Aires fu un inferno, soprattutto e solo per i nostri, fatti oggetto dall’inizio alla fine di botte letteralmente “da orbi” ! Addirittura il nostro portiere Simpson fu colpito al capo da un oggetto mentre saliva la scaletta per presentarsi in campo e fu sostituito nelle restanti due gare da Fallon. Dopo il vantaggio su rigore di Gemmell e un gol inspiegabilmente annullato a Jinky, l’arbitro si dimenticò di fischiare il fischiabile e gli argentini rimontarono andando a vincere la battaglia. Il play off a Montevideo fu una farsa; il Celtic pensava di lasciare il sud america e di tornarsene a casa, mosso dalla rabbia di Robert Kelly, il presidente, e dalla tirchieria di Desmond White, vicepresidente, per il quale l’ulteriore soggiorno per la terza gara era visto come una perdita di denaro. L’unico che voleva vincere e che sperava ancora nel calcio, era Jock Stein. Povero illuso!! Nonostante un arbitro diverso e una nazione che odiava gli argentini (e per questo tifava per il Celtic), la battaglia si rivelò ben presto una guerra. 4 nostri espulsi, uno per gli argentini (a cose ormai fatte) e una serie di botte e provocazioni subite dai nostri, e le ingenue reazioni dei bhoys che fecero pensare ad una squadra di litigiosi !! Ma a detta di più di qualche nostro calciatore, ad un certo punto si trattava di salvare la pelle, e per non prenderle era meglio darle ! È sintomatica un’intervista al portiere del Racing di quella gara, Cejas (padre del Cejas che ha militato anche in Italia) rilasciata nel 1979. Siccome potrei sembrare fazioso, di parte, accanitissimo tifosissimo del Celtic ecc. ecc. ve la riporto così com’è. A voi ogni superfluo commento. "A fairly normal match for us(!).... I remember in the play off in Montevideo. I was given a "pacific" role. I didn't have to hit anybody, just be goalkeeper. But suddenly, Basile really hit the redhead Johnstone with a hell of a foul, one of the most violent I've ever seen. And the referee sent Basile off. I started walking casually out of my goal with my hands behind my back, and made my way slowly towards Johnstone. He was still on the ground when I arrived, so I kicked him as hard as I could for getting my team-mate sent off!"
The charming Augustin Cejas (Racing Goalkeeper) in Soccer Monthly (Dec 1979)
Molto si può trovare sul web su questa gara, anche le immagini dei tre incontri (io ho i filmati, non di eccelsa qualità, ma le gare in sud America mi fanno ancora rabbia…). Aneddoti vari :
a fine gara McNeill si fece incontro al capitano argentino, il quale visto com’era andata la gara, si mise in posizione di “guardia” da pugile. Niente di tutto questo: il nostro “capitano” (ma potremmo usare la C maiuscola) gli offrì la mano e si levò la maglia per scambiarla. Visto questo, l’argentino prese la maglia di McNeill e fuggì nello spogliatoio, per paura che qualcuno dei propri compagni gliela rubasse !
Al ritorno a Glasgow il presidente Robert Kelly convocò i giocatori per una ramanzina, salvo poi informare la stampa che tutti i giocatori della rosa sarebbero stati multati di 250 sterline, con un supplemento di multa per Hughes e Auld. I giocatori vennero a sapere della multa leggendo i giornali.
Per altri aneddoti, foto e notizie curiose, che vi invito ad approfondire (e ce ne sono parecchie, soprattutto sui soldi incassati dal Celtic per la terza gara e portati a Glasgow in un’anonima valigia in contanti, un bottino di 12 milioni di pesos uruguaiani, che nessuna banca britannica volle cambiare in sterline…..), vi invito a consultare il web o a leggere un bel libro di Pat Woods. Tralascio il trattamento riservato ai 106 tifosi scozzesi che viaggiarono al seguito della squadra, fra i quali due prelati e un monsignore.
Anche questa la riporto come l’ho trovata, per non sembrare di parte: Celtic also received support from Miroir du Football (un giornale francese), which was the only non-british publiction to send a staff correspondent. Under the banner headline 'Racing of Buenos Aires, Champions of the world of violence, treachery and theatricals' he reported 'the Johnstone sending off was disgraceful and that he was the victim of the man (the refereee) who was supposed to protect footballers from butchers and actors.'
 
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view post Posted on 30/4/2013, 12:37     +1   -1
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FEYENOORD 1970

Dopo aver superato il Leeds Utd in semifinale con due gare tiratissime, e in quella giocata ad Hampden Park avendo stabilito il record di spettatori presenti per una gara organizzata dalla Uefa, era a dir poco chiaro che il Celtic fosse dato come favorito da tutti gli addetti ai lavori. Si è sempre parlato di una sottovalutazione dei nostri nei confronti degli olandesi; è indubbio che se nelle parole il clan biancoverde non sottovalutò mai il Feyenoord, inconsciamente i bhoys presagivano una vittoria, visto anche l’esperienza accumulata nelle precedenti edizioni della Coppa dei Campioni. Purtroppo lo smacco fu pesante, a tal punto che molti considerano la sconfitta in finale nel maggio del 1970 come il punto in cui il Celtic di Stein iniziò la propria parabola discendente. Non sono dello stesso avviso, ma quella finale rimane una delle peggiori sconfitte nella nostra storia. In quel Feyenood militava anche Win Jansen, che arriverà ad allenarci nel 1997/1998, mediano “di corsa” e tenace nei contrasti; ma soprattutto il manager era il santone Hernst Happel, che preparò a dovere la gara. Il Celtic si sistemò in ritiro nei pressi di Varese al Palace Hotel e fu seguito, come al solito, da migliaia di appassionati. Fra i vari aneddoti su questa gara, è utile ricordare lo sciopero che “avvolgeva” Milano in quei giorni, a cui aderirono vigili urbani, aeroporti, trasporti pubblici e addetti al controllo allo stadio !! tanto clamore suscitò la vicenda che la Uefa intimò di risolvere la questione entro il lunedì altrimenti avrebbe fatto disputare la finale in un'altra nazione. Per questo il sindaco Aldo Aniasi si prodigò e la questione fu risolta in tempo. Altro aneddoto riguarda coloro che non poterono seguire il Celtic a Milano. Le autorità di Glasgow concessero ai pub l’apertura straordinaria e la vendita altrettanto straordinaria di alcol fino alle 23,15 a due condizioni: la richiesta da parte del pub a Comune e Polizia, e che il pub fosse in possesso di un televisore.
I tifosi biancoverdi viaggiarono a Milano con auto, minibus, moto e treno. C’è chi fece l’autostop per coprire le 925 miglia che dividevano le due città. Il prezzo del biglietto aereo da Prestwick o da Glasgow andata e ritorno era di 35 sterline (calma, pensate che siamo nel 1970….e fatevi i vostri conti). I fans biancoverdi erano a Milano già il 1 maggio, 5 giorni prima della finale, e scoprirono loro malgrado la “bellezza” dello sciopero in Italia: erano già in sciopero le poste e gli operatori del telefono dell’allora Sip, nonché gli hotels (????, ma è proprio così) e i dipendenti comunali….. I tifosi scozzesi elessero “residenza” in piazza Duomo, dove cantarono e fecero festa (in questo raggiunti dai “colleghi” olandesi) nei giorni antecedenti la gara, guardati con sorpresa dai milanesi e dai poliziotti. I reports dell’epoca segnalarono che solamente la filiale della Bank of Scotland di St. Vincent Street a Glasgow cambiò qualcosa come 1 milione di lire in sterline. Anche il primo ministro inglese, Harold Wilson, inviò al quartier generale del Celtic a Varese un telegramma che riporto integralmente: “Best wishes for your success in Milan. Make it a European hat-trick for British football. Harold Wilson, Downing Street”. Meglio toccarsi, va là ….
Altra cosa importante fu che prima del match, l’Uefa votò una mozione per la nuova formula in caso di parità nelle gare da lei organizzate. In questo, tanto valse la protesta del Celtic che era passato uno dei turni precedenti attraverso il lancio della monetina contro il Benefica di Eusebio (trovate il racconto di quella gara in uno dei topic della sezione Storia). Dalla finale (o meglio, dall’eventuale replay, che si sarebbe dovuto giocare 2 giorni dopo), in caso di parità dopo i tempi supplementari, la gara sarebbe stata decisa dai calci di rigore.
Questo il tabellino della gara:
The European Cup Final, San Siro Stadium, Milan, 6 May 1970, att 53,000
Feyenoord (1) 2 Celtic (1) 1 AET
29′ 0-1: Gemmell
31′ 1-1: Israel
117′ 2-1: Kindvall
Feyenoord (trainer Ernst Happel)
Eddy Pieters-Graafland; Piet Romeijn (Guus Haak 107), Theo Laseroms, Rinus Israel (captain), Theo Van Duivenbode; Franz Hasil, Wim Jansen; Willem Van Hanegem, Henk Wery, Ove Kindvall, Coen Moulijn
Celtic (manager Jock Stein)
Evan Williams; Davie Hay, Jim Brogan, Billy McNeill (captain), Tommy Gemmell; Bobby Murdoch, Bertie Auld (Connelly 77); Jimmy Johnstone, Bobby Lennox, Willie Wallace, John Hughes
Arbitro: il “nostro” Concetto Lo Bello.

Happel ordinò ai suoi di raddoppiare automaticamente la marcatura su Jinky; dopo la sua morte, Wim van Hanegem scrisse un articolo sul quotidiano olandese Algemeen Dagblad su come fu la tattica quella sera per immobilizzare colui che gli olandesi consideravano il fulcro dell’attacco biancoverde. In effetti se guardate la gara, sembra che Johnstone faccia poco o niente, ma se osservate potrete accorgervi di come gli olandesi lo raddoppiassero (in qualche caso triplicassero), ma anche pressassero i nostri ogni volta che entravano in possesso della palla. Era l’inizio di quello che un anno dopo doveva essere denominato “il calcio totale all’olandese” mostrato dall’Ajax. Anche Stein sapeva di questo e inserì in difesa Jim Brogan con il compito di sganciarsi ogni volta che fossimo entrati in possesso di palla, in modo che gli olandesi non potessero coprire su di lui, visto che erano intenti nel marcare, oltre Johnstone, anche i 3 del nostro centrocampo. Sfortuna volle che Brogan, dopo un contrasto nei primi minuti della gara, rimse azzoppato, non potendo garantire la copertura a McNeill in difesa, ma soprattutto non potendo partecipare al gioco d’attacco. E Stein non si fidò di sostituirlo, accettando lo status quo, e forse compromettendo l’esito della gara.
Stein si congratulò sul campo con Happel, il chè fece dire al tecnico austriaco che Stein sapeva cosa fosse la sportività; anche Van Hanegem ricevette i complimenti sul campo da Jinky, e ammise, sempre nell’articolo citato sopra, che “devi essere un grande, se dopo una dura battaglia (anche in fatto di botte..) e dopo aver perso una finale di Coppa dei Campioni, ti congratuli con il tuo avversario !” Chapeau !
Tralascio ciò che potrete trovare sul web, ma ricordo che un’intervista fatta ad alcuni tifosi scozzesi rivelò come, all’aeroporto di Linate, dove ci fu uno sciopero di 15 ore dopo la gara, alcuni scandinavi in partenza non riuscirono a capire quale delle 2 squadre avesse perso, per i continui canti e balli delle due opposte fazioni di tifosi… !!!!
 
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view post Posted on 1/5/2013, 13:56     +1   -1
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Sempre interessanti gli scritti del ns presidente, grande Bore!!!!!!! ;)
 
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PARTICK THISTLE 1971 LEAGUE CUP FINAL
“In Scozia è il giorno della League Cup Final ad Hampden Park, dove il Celtic giocherà contro il Partick Thistle, che non ha chance di vittoria !”. queste le parole di chiusura di Sam Leitch nel notiziario sportivo della Bbc inglese “Grandstand’s Football Focus” di sabato 23 ottobre 1971. Nessuno si permise di mettere in dubbio tale verdetto. E chi avrebbe potuto farlo? In un Celtic che schierava gente del calibro di Jimmy Johnstone, Kenny Dalglish, Bobby Murdoch, Tommy Gemmell, Lou Macari and Davie Hay e che aveva demolito il Leeds United la stagione precedente, nemmeno il maligno tifoso degli Huns avrebbe scommesso un penny sulla sconfitta dei bhoys; infatti i bookmakers quotavano il Partick 8/1…(fortunato quel qualcuno se scommise su di loro). Il Partick era neopromosso in prima divisione (l’allora Scottish premier league) e aveva una età media dei giocatori di 22 anni e la maggioranza di loro erano part timers. Per cui quando la telescrivente dello studio della Bbc cominciò a ricevere i messaggi con il classico suono del chicka-chicka-chicka . . .
Celtic 0, Partick 1 (Alex Rae 9 minutes) . . .
Celtic 0, Partick 2 (Bobby Lawrie 15) . . .
Celtic 0 Partick 3 (Denis McQuade 27) . . .
Celtic 0, Partick 4 (Jimmy Bone 37), i tecnici pensavano ad una inversione del risultato.
Si disse che il Celtic pagò la mancanza di Billy McNeill al centro della difesa e l’uscita (per un rude tackle, a dir la verità rimasto impunito) dopo 20 minuti di Jinky. Ma il Partick giocò la sua partita della vita, pressando dal 1 al 90 minuto. Ho visto la gara, e penso che McNeill avrebbe risolto poco della situazione creatasi. È vero che sbagliammo qualche occasione da gol, ma rendiamo onore ai giallorossi di Glasgow. Cosa che fecero i tifosi del Celtic quando il Partick ricevette la coppa, applaudendo i calciatori avversari. Per altri dati, aneddoti e foto, come al solito servitevi del web.
Teams
Partick Thistle: Rough, Hansen, Forsyth, Glavin (Gibson), Campbell, Strachan, McQuade, Coulston, Bone, Rae, Lawrie
Goals: Rae (10), Lawrie (15), McQuade (28), Bone (36)

Celtic: Williams, Hay, Gemmell, Murdoch, Connelly, Brogan, Johnstone (Craig 20), Dalglish, Hood, Callaghan, Macari
Goal: Dalglish (70)

Referee: W.J. Mullan (Dalkeith)
Att: 62,740
 
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INTER 1972 SEMIFINALE DELLA COPPA DEI CAMPIONI
Anche questa sconfitta può definirsi storica, poiché il Celtic divenne la prima squadra a perdere una gara dell’Uefa ai calci di rigore. La gara fu trasmessa in diretta sulla Bbc, ma le telecamere mancarono la ripresa dell’ultimo rigore calciato da Bobby Murdoch, poiché a quel tempo era in voga di calciare tutti i rigori, per cui taluni pensarono che il risultato finale fosse di 5-3. il Celtic poteva contare sul pareggio a reti bianche ottenuto a San Siro e si aspettava una gara in cui i nerazzurri si sarebbero arroccati in difesa. I bhoys attaccarono dall’inizio mettendo a dura prova la difesa nerazzurra, con il portiere Vieri che neutralizzò diverse occasioni; di contro l’Inter adottò la classica tattica del catenaccio, con strenua difesa e contropiede. Fu solo al 40’ di gioco che Mazzola potè concludere per l’unica volta, con un tiro a lato. Le cronache raccontano che Oriali fu straordinario nella marcatura su Johnstone, Facchetti riuscì a contenere Lennox e i nerazzurri conclusero il primo tempo con due soli ammoniti, Mazzola per proteste e Belluggi per un fallaccio su Macari. Ad inizio ripresa su iniziativa di Connelly la palla, deviata da Burgnich, colpì la traversa. Fu questo l’episodio finale dell’assedio alla porta italiana. Da lì in avanti la stanchezza prevalse sui nostri, mentre l’Inter si accontentò di giocarsela ai rigori.
Il primo a calciare fu Mazzola; poi toccò a Deans, subentrato nella ripresa a Dalglish. Nonostante la prova sostenuta nel ritiro di Seamill, dove non aveva sbagliato un tiro, la palla calciata da Deans passò oltre la traversa. A seguire segnarono nell’ordine Facchetti, Craig, Frustalupi, Johnstone, Pellizzaro e McCluskey. Il decisivo tiro su segnato da Jair e Bobby Murdoch concluse la prima roulette di sempre in Uefa. A fine gara, i bhoys fecero ala applaudendo gli italiani che rientravano negli spogliatoi.
Teams
Celtic: Williams; Craig, and McCluskey; Murdoch, McNeill and Connelly, Johnstone, Dalglish (Deans 61), Macari, Callaghan and Lennox. Subs: Connagahn Quinn
Inter Milan: Vieri; Bellugi, and Facchetti; Oriali, Giubertoni and Burgnich; Jair, Bedin, Bertini, Mazzola and Frustalupi. Sub: Pellizzaro.

Referee: Rudi Glockner (East Germany).

Attendance: 75,000
 
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view post Posted on 21/5/2013, 12:55     +1   -1
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ATLETICO MADRID 1974 SEMIFINALE DELLA COPPA DEI CAMPIONI
Penso che con quella del Racing, questa sia stata la gara più vergognosa a cui il Celtic ha preso parte, e non per colpa del nostro club. Gli Spagnoli, allenati da Juan Carlos Lorenzo, scesero a Glasgow schierando non tutti i titolari, il che fece allora parlare di qualcosa di premeditato e iniziarono fin da subito la “battaglia”, perché di vera battaglia si può parlare. Naturalmente oggi dobbiamo calarci nella realtà di due culture completamente diverse. Quella britannica, dove in ogni competizione si dà il massimo, anche in fatto di botte magari, ma mai per demolire fisicamente l’avversario; il contatto in Gran Bretagna è sempre stato ammesso nella società, basti pensare alle risse dei week end. Ma in campo era sempre presente uno spirito di lealtà sportiva che noi latini non siamo mai riusciti a capire. Di contro una cultura latina, fondata spesso sull’essere più furbi a tutti i costi, anche barando, mascherando le inferiorità. Ve lo dico perché, per lo meno nel gioco del calcio, anch’io sono stato educato in questa maniera. E ho sempre giocato così, con le cadute plateali, le proteste verso l’arbitro, i trucchetti di ogni sorta. Solo quando ho smesso ho capito quanto INFERIORE fossi io nei confronti dei più forti.
Ma questo gli Spagnoli l’hanno capito solo da qualche anno, con l’avvento del nuovo modello calcistico del Barca e della nazionale; prova ne sia il rarissimo numero di falli che queste due squadre commettono durante una gara.
Comunque le botte degli spagnoli dell’Atletico e un arbitro turco che fece cose “turche” (espulse solo 3 spagnoli, ammonendone solo altri 7 ….) fermarono i bhoys a Glasgow sullo 0-0. non so se la BBC trasmise la gara; infatti si trovano solo immagini della partita di Parkhead su Youtube. Invece la tv spagnola trasmise la gara in diretta enfatizzando il fatto che alla fine gli spagnoli furono addirittura aggrediti dalla polizia scozzese, preparando il campo minato per il match di Madrid, grazie alla propaganda di chi allora governana in Spagna. Fra i vari episodi, è curioso quello in cui Dixie Deans, appena sostituito, dagli spogliatoi sentì il boato della folla e credendo ad un gol nostro, percorse il tunnel verso il campo in accappatoio. Invece per sua sfortuna, incontrò uno degli spagnoli appena espulsi, che visto che in campo non poteva più picchiare giocatori, sferrò un pugno in faccia al povero Deans.
Il ritorno si aprì come a Buenos Aires 7 anni prima: scorta della polizia, allenamento con i militari attorno al campo e telefonata con minaccia di morte a Jinky, la sera prima della gara.
Perdemmo 2-0. Sorpresi ? è interessante per la storia e per la cronaca leggere un articolo pubblicato sulla fanzine Not the View in merito a tutta la vicenda (lo trovate sul web). Ed è ancor più interessante leggere il commento ripreso dalla rivista World Soccer, che spiega, da neutrale, il punto di vista di chi ama il calcio e non i calci (il commento è in calce all’articolo di Not the View). È un peccato che ancora oggi, dove non c’è più la propaganda del regime di Franco a farla da padrone, ex giocatori e tifosi degli spagnoli non si vergognino di quello che commisero in quelle due serate; anzi si glorino del fatto di aver vinto quella gara. Anche loro come me: INFERIORI !!
 
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view post Posted on 30/5/2013, 13:00     +1   -1
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[IMG]copiadiimg218 Uploaded with ImageShack.us[/IMG]
potete vedere la strafottenza del giocatore dell'Atletico. sullo sfondo David Hay che attende di battere l'ennesima punizione di quella serata.

NOTTINGHAM FOREST COPPA UEFA 07/12/1983
Di per sé, si può essere eliminati in un turno di coppa Uefa; ma dopo aver giocato bene al City Ground di Nottingham nella gara d’andata, nessuno si aspettava di perdere in casa da una squadra che non era più ai massimi livelli del calcio britannico. Unica nota sottovalutata: alla guida del Forest sedeva ancora lo stratega Brian Clough, che in fatto di tattica, sapeva ancora qualcosa. L’immagine di questo doppio confronto rimane comunque quella della gara di andata (trasmessa in sintesi a tarda ora dalla Rai con commento di Bruno Pizzul), dove in un campo bianco per il ghiaccio e con molti giocatori che indossavano scarpe “particolari” (Pizzul disse che avevano delle specie di ventose …..), il Celtic tenne testa ai padroni di casa sbagliando al 90’ il gol vittoria con McStay. Fu questo forse l’episodio che fece pensare ad un ritorno “facile” a Celtic Park. Ma dicevo l’immagine: i tifosi scozzesi giunsero fin dal lunedì a Nottingham facendosi notare per l’allegria, la spensieratezza e facendo le fortune dei pub locali. Ancora oggi, sul web, ci sono racconti di tifosi del Forest che ricordano con aneddoti vari tutti postivi la calata biancoverde nella loro città. Ma fu anche la gara che fu un preludio del disastro di Hillsborough, accaduto 6 anni dopo. Infatti i tifosi biancoverdi si assieparono (il sostantivo è proprio quello giusto, e potete vedere foto sul web) nel loro settore, troppo piccolo per contenerli tutti. A tal punto che la polizia aprì i cancelli appena iniziata la gara per far affluire la moltitudine di bhoys che ancora erano in attesa di entrare. Purtroppo si verificò la ressa e molti fans furono costretti a scavalcare le inferriate ed entrare in campo. Subito si pensò ad un’invasione di tifosi all’apparenza ubriachi e la gara fu sospesa. Entrarono in campo David Hay, il nostro manager, ma anche Brian Clough con sulle spalle una bandiera del Celtic; solo al cospetto dei fans terrorizzati e feriti, ci si accorse di cosa stava succedendo, e la polizia aprì qualche porta delle grate per far defluire i tifosi. La gara fu sospesa per 20 minuti, ci furono feriti trasportati al pronto soccorso, ma poi la calma fu ristabilita e la partita potè proseguire senza vittime. Addirittura l’Uefa multò il Celtic per l’invasione di campo, ma quando fu presentato il rapporto della polizia, al Celtic fu tolta la multa e il club pagò solo i danni minimi (inferriate sfondate, danni ai bagni del settore ospiti). Molti tifosi presenti ricordano con orrore quei momenti, in cui furono veramente vicini alla morte, cosa che invece succederà nel 1989 ad Hillsborough.
Il ritorno, con tanto di visita del Forest al pub di David Hay a Paisley, fu una gara molto tattica e ben giocata dagli inglesi che non concessero occasioni ai bhoys. Difesa e contropiede furono l’arma con cui Clough sbancò Celtic Park, eliminandoci senza attenuanti.
 
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cescBHOY
view post Posted on 30/5/2013, 13:28     +1   -1




che rabbia...una tragedia annunciata!
 
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RAPID WIEN 84 – VEDASI APPOSITO TOPIC APERTO IN PRECEDENZA


ST MIRREN 1980

03 maggio 1980: Saint Mirren Celtic 0-0. una data che potrebbe essere insignificante per una partita di fine stagione. Ma quel giorno i bhoys persero al fotofinish il campionato ai danni dell’Aberdeen, vincitore a Easter Road sugli Hibs per 5-0, che iniziava l’era Ferguson degli anni ’80 e del New Firm (in contrapposizione all’Old Firm glasvegiano) assieme al Dundee Utd. Un campionato gettato inopinatamente alle ortiche fra marzo ed aprile. E nonostante tutto i tifosi rimasero assiepati per 20 minuti sulle tribune di Love Street chiamando la squadra per l’ultimo applauso. Fu una gara tosta dove i Saints colpirono 2 volte i legni della nostra porta, ma il fattaccio si compì al 78 quando l’arbitro Alan Ferguson non concesse un rigore ai bhoys per fallo di Young su Tommy Burns; controverso fu infatti il suo comportamento. Prima si diresse decisamente verso il dischetto del rigore, salvo poi avvicinarsi al linesman (completamente dall’altra parte dell’azione) e dopo breve conciliabolo concesse al Celtic solo una punizione dal limite dell’area. Purtroppo per noi, Billy Thompson (portiere dei bianconeri) quell giorno fu insuperabile e la squadra non riuscì a siglare il gol che ci avrebbe dato la vittoria del titolo scozzese. Un’amarezza solo mitigata dalla successiva vittoria nella finale di scoppa di Scozia ad Hampden Park ai supplementari contro gli Huns.
Teams
St Mirren:
Thomson Young Beckett Munro Fulton Copeland Bone Stark Somner Abercrombie Weir
Sub: Logan Curran
Celtic:
Latchford Sneddon Aitken McAdam Conroy Provan Sullivan McGarvey Burns McCluskey
Sub: MacDonald Lennox

Ref: ======== - Attendance: 20,166
 
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PARTIZAN BELGRADO COPPA DELLE COPPE 1990
Verrebbe da dire “Che sera quella sera”. Ma per gli slavi !!! il Celtic gettò al vento una grossa opportunità di passare il turno scialacquando in difesa quello che il miglior Dziekanowski di sempre (sul campo di gioco, perché fra alcool e donne era già un numero uno !) era riuscito a costruire fino a pochi istanti dal termine. Si sa che la nostra difesa non è stata mai l’arma migliore, ma molte volte abbiamo sopperito grazie all’attacco. Dopo un turno di andata che vide il Celtic non mordere con convinzione lavversario, che aveva dato segno di inconsistenza, il Celtic Park era pronto ad un passaggio del turno, anche se contro gli slavi non è mai stato facile imporre il proprio gioco. E in effetti, guidati dal futuro manager del Dundee Utd Ivan Golac, già conoscitore del calcio britannico per la sua discreta carriera passata in terra d’Albione, il Partizan fece di difesa e contropiede l’arma vincente, visto che già al 7’ di gioco era in vantaggio. Nonostante la rimonta dei bhoys, il Partizan beneficiava delle dormite collettive della nostra difesa e continuava a mantenere in bilico la qualificazione grazie alla regola dei goals segnati fuori casa. Si giunse così all’81’ quando il polacco Jackie, re della serata, mise a segno il gol della insperata qualificazione su cross di Mike Galloway. Sembrava fatta, tanto più che la difesa sembrò reggere l’urto degli ultimi assalti slavi. A 2’ dalla fine Joe Miller, che in settimana aveva chiesto il trasferimento, si involò sulla destra, entrò in area e a tu per tu con l’estremo del Partizan cercò una giocata scriteriata, regalando palla al portiere avversario. Poteva essere il gol della definitiva vittoria, ma su ribaltamento di fronte, Spasic (futuro brocco al Real Madrid) mise al centro un pallone girato in goal da un suo compagno (che non voglio nemmeno nominare) per il definitivo 5-4 finale, che permise agli slavi di passare il turno. Ricordo ancora di aver visto su una Tv straniera (penso fosse Koper Capodistria) la gara di andata e aspettava fiducioso il risultato della garadi ritorno, davanti alla tv in attesa del programma notturno mercoledì sport. Molte volte servono frazioni di secondo per mettere a fuoco le situazioni; ebbene, quando il tabellone della coppa delle coppe comparve sullo schermo, il mio occhio corse sulla riga che indicava il Celtic e nello spostarsi vide il numero 5; il tempo che passò dalla visione di quella cifra alla successiva visione del numero 4 (tali le reti del Partizan) non penso sia quantificabile; ma vi giurò che in quei pochissimi istanti riuscìì a provare gioia immensa e subito dopo incredibile delusione. La sera successiva su “Eurogol” riuscìì a vedere la sintesi della gara e la delusione fu ancora più grande. Una delle tante di quei tempi ….. altre info e foto sul web, come al solito.


RAITH ROVERS 1994
Vedi il topic apposito “Dancing in the streets of Raith”.

e con questo chiudo la mia rassegna. logico che ci sono state altre batoste nella nostra storia. queste sono parte di un totale che comunque non deve essere dimenticato. serve a noi per conoscere e per crescere. HH
 
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view post Posted on 16/7/2013, 13:20     +1   -1
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CELTIC LEGEND

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ARTMEDIA B. - CELTIC 5-0. ANNO... NON VOGLIO NEMMENO RICORDARLO !!

visto le batoste di questa pre season, continuo la serie
"Mamma mia".... queste le parole che mi uscirono la sera in cui vidi sul televideo il risultato fra Artmedia e Celtic : 5-0. era da poco arrivato Strachan sulla nostroa panchina e pensavo che grazie alla sua esperienza in terra d'albione potesse sistemare le falle difensive che ci hanno sempre contraddistinto. e invece. so solo che ricevetti in seguito entrambe le gare in dvd da un amico di glasgow. ho visto la quasi rimonta di CP, dove solo un palo ci fermò dal 5 gol, ma non ho mai visto (e penso che non lo farò) la gara di andata. alla presenza tra gli altri di Josef Venglos e Lubo Moravcik.
 
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17 replies since 2/4/2013, 11:09   267 views
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