2° torneo "Italian Connection" - the day after, Milano is green and white again!

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noel81
view post Posted on 1/6/2014, 14:17     +2   +1   -1




Puntuale come un treno (giapponese) ecco il mio resoconto di ieri.


Nel mondo esistono 10 tipi di persone, quelle che capiscono il sistema binario e quelle che non lo capiscono.

Per me, invece, esistono le persone serie e quelle divertenti. Di solito, con incoscienza, rifuggo le prime rincorrendo le seconde. E finora mi sono sempre trovato bene.

L’Italian Connection è una raccolta di persone divertenti: assicuratori, professori, bancari, disoccupati, giornalisti, operai metalmeccanici, impiegati e professionisti di ogni genere lasciano da parte per un giorno la loro corazza da persone serie e si dedicano alla cosa che riempie le loro giornate: il pallone – e non voglio offendere nessuno definendolo “calcio”, non sia mai.

Lo dico all’inizio, sto vivendo un periodo particolarmente pieno di impegni, e la stanchezza e lo schifo la fanno da padrona, probabilmente è uno stato comune tra molti di noi. Sono tornato a casa rigenerato, con una gran voglia di fare un altro torneo anche domani, e siccome è merito di chi legge non posso proprio fare a meno di ringraziarvi.

Personalmente, mi presento insieme al buon Paolino Everland verso le nove, minuto più minuto meno.
Il sorteggio, almeno sulla carta, non è benevolo: ci capitano i terzi e i quinti dell’anno precedente – Southampton e Tottenham – e lo Stoke City, già incontrato l’anno scorso.
Descrivere l’atmosfera è una cosa che non riguarderebbe me, ma Proust o (ancora meglio) Bukowski. Ho dei flash di tifosi che bevono vino da un imbuto (che squadra era? Boh.)

La parentesi-Bifo è superflua. L’Italian Connection senza di lui sarebbe un bel torneo comunque ma non sarebbe la stessa cosa. Lancia cori da una parte del campo all’altra, abbraccia chiunque, italianizza nomi dei nostri avversari (“Ehi Celséa, venite qua a farvi una foto”) e soprattutto fa un discorso elettorale che nemmeno il Berlusconi dei bei tempi si sarebbe mai sognato di fare. Ci arrivo.

La fredda cronaca di una morte annunciata parte con un 1-1 che ci sta stretto con i bianchi del Tottenham, la squadra preferita da Vic Annells, il console pacioccone al quale la spiritosaggine di certo non manca. Partiamo male come al solito ma pareggiamo e manchiamo un paio di occasioni. Però, si sussurra, questi erano quinti l’anno scorso, mica male.

Si passa al Southampton, privo del brasiliano dei miracoli miglior giocatore dell’anno passato, che a quanto pare si è rotto i legamenti. Meglio per noi? No, perché sono comunque forti e ci bloccano sul 4-3. L’ultima contro lo Stoke va vinta, altrimenti siamo fuori. E infatti con lo Stoke si vince 5-1.

Ma qui entra in gioco il destino unno e ingrato. Il Southampton è già passato, il Tottenham ha bisogno di un punto. Le due squadre non si fanno del male, e nonostante i pressanti appelli da parte di tutti gli Italian Celts che per una volta diventano Italian Saints, la partita finisce 0-0, che per una partita di calcetto è proprio il massimo. Siamo nel secondo girone, quello dal nono al sedicesimo posto. La delusione, soprattutto per il gran calcio giocato, c’è.

Ma un Vero Celt non si arrende, tutt’altro. Corroborati dal cibo e soprattutto dal beveraggio, specialità nella quale eccelliamo, riprendiamo entusiasti la seconda parte del torneo.

Il tabellone ci regala allora il West Ham, presente con la consueta curva a sostegno. Noi però non siamo di Londra, e così non ci insultano granchè, anzi, si dimostrano più corretti del previsto. Una partita esaltante, finiamo sotto 2-0 e recuperiamo negli ultimi 5 minuti fino ad arrivare a 2-2. I nostri amati rigori fanno capolino.

La tecnica Italian Celts funziona: portati ai rigori, i nostri avversari sbagliano e noi passiamo il turno.
Sotto a chi tocca, prendiamo i nostri amici di Sarnico del Sunderland. 4-1 per loro fino ai 10 minuti finali, quando i pigri Celts cominciano a giocare. 4-2, 4-3, 4-4. Rigori. Si mette bene, penso. Ma qualcuno cominciamo a sbagliarlo anche noi.

Addirittura il leader carismatico dei Black Cats la manda contro il palo e viene abbracciato da tutti i Celts, caso unico nella storia del calcio mondiale, al grido di “Giorgio uno di noi”, e noi per restituire il favore ne sbagliamo un altro, lasciando ai generosi amici la finale 9-10 posto.

La partita col Leeds è l’occasione di farsi vedere per le seconde linee, e dimostrano di non essere affatto male, dato che vinciamo 7-2, con gol di Bifo in rovesciata e all’ultimo secondo del Geometra, riserva di lusso che dimostra grande freddezza sotto porta.

Andiamo alla premiazione e vedendo il casino fatto ci aspettiamo un secondo premio Fair Play, ma i falli fatti ci condannano e lasciano il premio al Tottenham. Noi, visto che il premio Fair Play ce l’abbiamo nel DNA, li applaudiamo. Il premio del miglior giocatore non va al nostro Paolino Gravesen – che ci rimane male e lo capiamo – ma ad un giocatore del Chelsea che a quanto abbiamo capito ha fatto 214 gol in 6 partite, o qualcosa di simile. E’ sempre così, caro Paolino, i difensori non li vede nessuno.

Il resto della giornata è delirio serale, con Bifo in kilt e cappello scozzese con parrucca che, esaltato da una folla multicolore e multitifo, pronuncia un discorso col quale chiudo, perché credo fermamente che una conclusione migliore non esista:


“Vista la situazione politica del Paese /

io vi invito a votare per la MONARCHIAA /

e invito a votare per ME /

io sarò il vostro Re /

così in questo modo /

a in***arvi sarà uno solo!”

Quanta saggezza!
Up the Celts!
 
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Giuseppe25
view post Posted on 1/6/2014, 17:10     +1   -1




Il campo 2 dell'Italian Connection al centro Masseroni Marchese ormai è la nostra casa..tutte e sei le partite giocate lì in un susseguirsi di emozioni, corse dietro un pallone, trepidazione in panchina..ma soprattutto la gioia di essere ancora lì, dopo un anno, tutti insieme, a rappresentare i meravigliosi colori biancoverdi, a rappresentare un club che è una delle cose più belle che mi potesse capitare, nato per il grande amore di Alessandro Boretti e portato avanti da altre persone che nelle vene hanno sangue biancoverde..e ancora..l'orgoglio di guardare il nostro bandierone, le corse sfrenate per andare ad abbracciare Bifo dopo la sua meravigliosa rovesciata o Gildo che si sblocca e segna il gol da tanto atteso..e godersi tutti insieme i calci di rigore..ridendo quasi più dei nostri errori un pò maldestri piuttosto che quando la palla gonfiava la rete..
Ma per essere così bello l'Italian Connection ha bisogno non solo di noi Italian Celts, ma di tutti i tifosi dei branch il cui cuore batte oltremanica..e vi assicuro che è splendido incrociarsi con i tifosi di Liverpool e Sunderland, ormai vecchi amici e abituali compagni di torneo..salutare i ragazzi del City, regalare la mia sciarpa degli Italian Cetls a un ragazzo che da tempo la desiderava..sedersi dopo cena a far due chiacchiere con gli Italian Magpies oppure sentire i ragazzi del Tottenham che ci ringraziano per il semplice fatto di esserci..ringraziamenti che ricambio e che vanno a tutti..nessuno escluso..E poi il solito momento da brividi della premiazione..il giro d'onore nostro e di tutte le squadre..perchè alla fine, al di là dei colori indossati, la passione che ci anima e che ci spinge a giocare o ad affrontare lunghe e faticose trasferte durante la stagione è la stessa..
L'aspetto agonistico lascia il tempo che trova..l'importante è esserci, l'importante è vestire la maglia del Celtic e farlo con quelli che ormai non sono solo amici, ma una vera famiglia..e quindi grazie a tutti, ma soprattutto ai miei adorati Italian Celts...a Alessandro Bifo Meneghini l'unico e solo re dell'Italian Connection..a Alessandro Girola per avermi ospitato venerdì e perchè se partecipiamo è grazie e soprattutto al suo impegno..a Davide Gilli che nonostante la pressione ha saputo segnare, ma soprattutto gestire la squadra come solo i grandi mister sanno fare..a Pietro Redaelli che nonostante non fosse in splendida forma non è voluto mancare..il solito leone..a Paolo Costantini che ogni anno dà tutto e sul campo lascia davvero un pezzo di sé..Gravesen miglior giocatore del torneo per distacco..a Emanuele Bossalini..gli è mancato solo il gol, ma in campo è una sicurezza..a Fabio Rinaldi, Paolino Everland e i loro supporter, perchè entrato in punta di piedi, da vero signore all'interno del gruppo ora è una parte della famiglia davvero importante...un piacere averlo ritrovato dopo gli anni universitari..a Mattia Bronchelli e tutto il gruppo di Genova..non mancano mai che si giochi in autunno, inverno, primavera o estate..un attaccamento alla maglia e ai colori da veri Celts..a Federico Brazzale perché basta una sua parola per metterti di buon umore e a farti sorridere..a Stefano Steve Napoleoni al debutto ufficiale in Hoops, strepitoso in campo e fuori..a Riccardo Eski Alessio, direttamente dalla discoteca al campo..voleva essere dei nostri dopo tanto tempo ed è stato bello rivederlo..pure class (sempre sia in campo sia fuori) a Fabio Errico mister che ci ha consentito di giocare un calcio spumeggiante e spettacolare con netti miglioramenti rispetto 12 mesi fa..a Luca Errico e agli esilaranti racconti sul fantacalcio di tutto il gruppo di Pinerolo..a Ilaria Valentino, la first lady degli Italian Celts..ci ha sopportato per un giorno..e bissa l'edizione dell'anno scorso..ti vogliamo bene..e per esteso anche a Lady Filipas Alice..
Ma proprio perché siamo una famiglia non voglio dimenticare Franco Leoni e Lorenzo O'Ghidorzi Fabrizio Chucky Vik e MacEma che anche se distanti non ci hanno fatto mancare il loro sostegno e Marco B. Radici e Giorgio Logiudice, uno in Scozia, l'altro in Sicilia, attaccati allo schermo del computer per non perdersi le nostre gesta..come sempre in campo..ma soprattutto fuori..
E infine Fabio Vinciguerra...avete messo in piedi un torneo meraviglioso..grazie di cuore..è un onore farne parte..!
 
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del buono charlie
view post Posted on 1/6/2014, 20:17     +1   -1




La vostra parata finale in kilt entra di diritto nella leggenda così come il discorso del Bifo!!!
I bevitori di vino rosso con imbuto erano un mix di Villans e Gooners. Fortuna nostra che il vino era di ottima qualità altrimenti non saremmo arrivati a fine torneo.
È sempre un piacere incrociarvi. Hail hail
 
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McGiro
view post Posted on 2/6/2014, 14:06     +1   +1   -1




PAGELLONE ITALIAN CELTS:

Stefano Carbone: ci mette l’esperienza alla Packie Bonner. Sicuro tra i pali nonostante l'infortunio alla spalla. Voto 7

Pietro Redaelli : passa una nottata degna del peggior Gascoigne che per poco non compromette la sua partecipazione al torneo. Fa la sua parte ma è meno brillante del solito. Voto 6,5

Paolo Costantini : il nostro Gravesen, ingiustamente privato del trofeo per il miglior giocatore dopo le illusioni create dai complimenti del console. Voto 8,5

Emanuele Bossalini : sempre pronto a entrare in scivolata. Tibia e PERONI il suo motto. Voto 7,5

Giuseppe Maiorana : il solito motorino che corre ovunque. Voto 7

Luca Errico : gli allenatori gli concedono pochi minuti che sa sfruttare bene. Voto 6,5

Mattia Bronchelli : un bulldog che morde qualsiasi cosa passa sull'erba. Pallone o gamba non ha importanza. Voto 6

Stefano Napoleoni : vero top player, domina sulla fascia destra e in mezzo al campo come pochi. Voto 8,5

Riccardo Alessio : i suoi primi dieci minuti sono già entrati nella storia del club, roba degna del peggior Adriano. Poi esce fuori tutta la sua classe e diventa uno dei trascinatori della squadra. Voto 8,5

Federico Brazzale : riesce a emanare classe e fantasia anche stando fermo. Segna un gol stupendo a coronare un grande torneo. Voto 6,5

Fabio Rinaldi : prestazione umile e abnegata senza tirare indietro la gamba. Voto 6

Alessandro “Bifo” Meneghini : la star del torneo dentro e fuori dal campo. Incubo degli avversari e delle Paddy Power. Gol in rovesciata che finirà sugli album Panini. Voto 9

Paolino Everland: il mister non lo capisce e lo fa giocare meno di quanto avrebbe meritato. Gol e classe al servizio della squadra. Voto 7,5

Danilo Filipas: sempre affidabile in campo, prestazione condita da un gol meritato. Voto 6,5

Davide Gilli : gioca con una pesante eredità sulle spalle. Un giaguaro travestito da portiere dello Stoke City gli toglie la gioia di bocca. Poi si sblocca ed è magia. Voto 7

Alessandro Girola: da vero leader dello spogliatoio concede spazio ai suoi colleghi di reparto. Una volta in campo lotta, pressa, fa a sportellate per quanto il suo fisico gli consenta. Dopo un inizio difficile l'airone di Saronno segna e torna a volare. Impegno, altruismo e concretezza. Voto 7 (giudizi di Giuseppe e Gildo)
 
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view post Posted on 2/6/2014, 15:30     +1   -1
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mannaggia a me e alla mia panda (color verde Celtic, of course). mi ha lasciato per strada venerdì sera in mezzo alla campagna e sabato ho dovuto sudare le mie camicie per prendere accordi per recuperarla (il ponte del 2 giugno non mi ha aiutato a trovare carro attrezzi e officina). per cui ho dovuto ritornare sul luogo del delitto spostarla a braccia fino ad un cascinale dove mi hanno premesso di parcheggiarla. domani dovrò stare in ferie per recuperarla, nella speranza che non sia definitivamente morta, perchè non posso permettermi un'auto nuova (non in questi tempi). a parte questo disguido, ho provato un'amarezza indescrivibile per non aver potuto partecipare, con il mio kilt rimesso a nuovo da mia suocera per l'occasione, e soprattutto per esserci finalmente anch'io. non ho voluto sentire nulla, nè chiedere com'è andata. provo solo dispiacere nel leggere le vostre gesta. per la prossima volta..... meglio stia zitto e cominci già a toccarmi. ma lo stesso.... grazie per esservi fatti onore !! Hail Hail.
 
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view post Posted on 4/6/2014, 14:40     +1   -1

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Bore.... Noi ti amiamo....

Tra qualche giorno il mio resoconto...
 
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view post Posted on 4/6/2014, 22:19     +4   +1   -1

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E vabbè.... Difficile scrivere qualcosa (sopratutto per uno zuccone come me...) che riesca a far capire cosa accade in un torneo come "l'Italian Connection" a chi non ha avuto la fortuna di parteciparvi... Si ok... Bellissimo torneo... Davvero organizzato alla grande, bellissimo poter rappresentare la squadra per cui tifi in un torneo ufficiale... Bellissimo fare, senza ombra di dubbio, il goal più bellissimo del torneo (rovesciata degna della copertina dell'album Panini...) indossando la maglia del Celtic e in testa la "Jimmy Hat" (per chi non lo sapesse è il nome del bizzarro copricapo tipicamente scozzese che portavo...)...
Tutto bellissimo!
Bellissimo il tempo...
Bellissimo il campo...
Bellissimi i palloni... Adidas...
Belline le Paddy Power... (Ahahaha ha)
Bellissimi gli striscioni, le bandiere... (Sopratutto quella del Povolaro...)
Bellissimi gli arbitri...
Bellissime le maglie azzurre del City...
Bellissime le maglie blu dell'Ipswich, Chelsea e Everton... Anche se un po' troppo somiglianti a quelle di una squadra un po' antipatica di Glasgow...
Bellissime le maglie nerobianche (non bianconere...) del Castelnuovo.... O Newcastle... Fate voi...
Bellissime le maglie bianche del Leeds e Tottenham...
Bellissime quelle rosse dello United e del Liverpool...
Bellissime quelle claret and blue di Villans e Martelli...
Bellissime quelle biancorosse del Vicenza (Southampton....)
Bellissime quelle del Vicenza (Stoke...)
Bellissime quelle del Vicenza ((in realtà nera...) dei Gatti neri del Sunderland...)
Bellissime quelle biancorosse dell'Arsenal...
Bellissime quelle biancoverdi del Celtic... Le più bellissime di tutte... Macchévvelodicoaffà....
Bellissimo ritrovare amici con i quali hai condiviso tante trasferte... Dal Celtic Park a Barga dall'Europa League di Udine alla Champion del Camp Nou, passando da Gallowgate e i concerti di CATB.... Da Kilmarnock del nostro amico Pasca alle categorie minori di Dumbarton (...invidia...)
Bellissimo rivedere amici di altre squadre britanniche... Tutti con un enorme senso di appartenenza... Appartenenza che va oltre il risultato sportivo... Solo tanta gioia di rappresentare la propria squadra del cuore...
Bellissimo mangiare la porchetta offerta dagli amici Latin Lions...
Bellissimo bere birra offerta dagli amici del Liverpool...
Bellissimo veder girare la tanica da 20 Litri con quel liquido rosso...
Bellissimo ridere insieme ai ragazzi del Tottenham e del Southampton nonostante il vergognosissimo (si scherza eh...) biscottone....
Bellissimo il goal del Geometra...
Bellissimo ricevere un messaggio dalla Scozia (dal nostro amico Marco che vive a Glasgow...) con scritto "ole ole ole ole Bifo Bifoooo" perché mentre vedeva in streaming la finale del torneo aveva sentito questo coro...
Bellissimo il clima, stile "porgi l'altra caviglia",che si respira...
Bellissimo, intenso, a volte soft e a volte selvaggio, il burrascoso rapporto tra me e l'amato Console britannico... Ormai siamo coppia di fatto...
Bellissime mia moglie e mia figlia... (C'entra niente col torneo... Ma sono bellissime davvero...)
Bellissimo.., tutto bellissimo...
Bellissima la premiazione... Dove ho voluto fotografare uno ad uno i vari gruppi... Perché tutti quel giorno avevamo vinto.. Tutti!
Bellissimo festeggiare in kilt...
Bellissimo il terzo tempo... Stare in compagnia di tanta gente... Conoscersi sempre di più... Sentire i racconti e le esperienze di tante persone... Bellissimo...
Bellissimo il minuto del delirio... E chi sa... Sa....
Bellissimi i resoconti e gli articoli dei giorni successivi...
Bellissimo ricevere un messaggio su fb con scritto "questo è il segno che mi ha lasciato la tua punizione che ha colpito la barriera"... E vedere nella foto che i palloni dei mondiali dell'Adidas si possono tatuare!
Bellissimo vedere le mille foto... Che rimarranno un segno tangibile... Per non dimenticare, per poter ricordare meglio questi splendidi momenti...
Bellissimo ricevere, sempre su Fb, 21 richieste di amicizia ed un numero indefinito di notifiche, taggamenti, mail, etc etc...
Bellissimo... Tutto bellissimo...
Bellissima Irma....
Bellissimo Fabio...,
Bellissimo il Console...
Bellissimo Bellugi con le sue bellissime scarpe...

Unica nota negativa non aver potuto riabbracciare tanti nostri amici... In primis il nostro immenso presidente Bore.... E poi via via, i cremonesi, i bargici, i romani, genovesi, casertani, napoletani, potentini, ravennati, siciliani, sardi, bergamaschi, cecinesi, mantovani, comaschi, chioggiotti, pescaresi e tutti quelli , sparsi in giro per l'Italia e nel resto del mondo, che purtroppo non hanno potuto esserci.... Ma che sono un pezzo di noi... Italian celts...

Ma il problema rimane sempre lo stesso.... Come fai a raccontare...? Come puoi spiegare? Come si fa a spiegare? Che parole puoi usare?

Beh... Forse... BELLISSIMO potrebbe essere la parola più appropriata...

Grazie di cuore a tutti... E come dico sempre col mio perfetto inglese...

Tenc iu veri mac end si iu nest iar...

Bai bai Bifo
 
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view post Posted on 5/6/2014, 10:33     +1   -1
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Giuseppe25
view post Posted on 5/6/2014, 11:44     +1   -1




Bifo ho solo una parola...BELLISSIMO!!!!
 
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Everland182
view post Posted on 5/6/2014, 12:43     +2   +1   -1




Un paio di dipinti generali sono già stati fatti, non me ne abbiate se il mio sarà un po' più soggettivo. Spero di non annoiarvi perchè solitamente in questo genere di racconti lascio nel cassetto il dono della sintesi! Bhoys avvisati...

Due giorni di barcollante benessere. Questo è lo strascico del secondo torneo Italian Connection, al cui preventivabile (ma non per questo meno piacevole) stato psicologico al top si è aggiunto un epilogo un po' meno positivo dal lato fisico. A quanto pare il geometra non è stato l'unico a subire i nefasti raggi dell'insolente sole che lo scorso sabato abbracciava fin troppo calorosamente il centro sportivo Masseroni Marchese.
Mille facce note all'arrivo del gruppetto Everland, noel, salsacubana (ovvero Andrea, accompagnatore d'occasione), mille sensazioni già provate 364 giorni prima, mille bicchieri di birra già nelle mani di mille supporters. Aria di casa.
La giornata però non prosegue nel migliore dei modi. Quando all'interno dello spogliatoio 9 il sempre più rapido rovistamento manuale all'interno della borsa non porta alla luce le scarpe da calcetto la nebbia ha iniziato a calare su di me. Everfog. Una subitanea chiamata alla compagna di vita placava subito i subbugli interni, senza però impedire un debutto sul campo con delle diroccate adidas training senza più alcun residuo di suola. Va sottolineato il grande gesto di alcuni amici biancoverdi che si sarebbero privati dei loro tacchetti gommosi per prestarli al sottoscritto. Chapeau.
Il debutto, dunque. Celtic-Tottenham 1-1: un tempo nella formazione iniziale e un pallonetto salvato sulla linea per capire che forse sarebbe stato meglio attendere i ferri del mestiere. Mezzora di pausa, facendo attenzione a non inciampare nei mega obbiettivi delle fotocamere extralusso presenti a bordo campo e tenuti in ostaggio dalle girls di Dany e Giro, Alice e Ilaria. Quando la mia Ilaria arriva al centro sportivo con le mitiche Joma multicolore i giochi iniziano a farsi seri. Allaccio le compagne di mille battaglie e dribblando taniche di vino versate in precario equilibrio dai vicini di spogliatoio Latin Lions mi riporto sul campo 2. Dovrebbero intitolarlo a noi, dopo averci giocato 10 su 12 partite di Italian Connection. Celtic-Southampton 3-4: un gol di ginocchio dopo aver superato il portiere avversario con un palleggio di pancia, in seguito alla sua ribattuta di un tiro dalla distanza, non è sufficiente ad evitare la sconfitta. Non c'è tempo di rifiatare, subito in campo per l'ultima sfida del girone. Celtic-Stoke 5-2: stavolta il gol arriva di piattone sinistro, sempre dopo ribattuta del portiere. Mentre la partita finisce la mia girl e Andrea continuano a cercare di far capire il mio cognome all'arbitro addetto al referto. Spelling: D - E - S - S - I'... che c'è di così complicato??!!? Ad ogni modo, tre punti incamerati ma la qualificazione è legata all'esito dell'altra sfida, l'ultima del girone, tra Tottenham e Southampton. Accompagno Ilaria-ever alla macchina, perdendomi il primo tempo della gara tra spurs e saints ma anche la bellissima foto di gruppo (non potevate aspettareeee?? *§°**%&* a voi!). Al mio ritorno sento un intenso profumo di matrice dolciaria: il biscotto è quasi pronto. Lo 0-0 ci condanna al gironcino dei dannati. Again. Stavolta avremmo meritato di più ma questo è il calcio (italiano).
La pausa pranzo vola, letteralmente, tra panini con coppa piacentina fornita dal cugino acquisito Andrea (maglia Celtic gialla vintage), birre Guinness e Warsteiner, chiacchiere goliardiche con Ilaria (lady Girola), eski, noel, Bonner e vari esponenti dei branch, in particolare tra i tifosi di Ipswich, Man UTD e Aston Villa, uno dei quali esprime il rammarico di non poter fare coppia d'attacco col sottoscritto. Nel frattempo torna la mia Ilaria, con cugina al seguito. Quando si torna in campo l'atmosfera è quella di una tipica giornata balneare: da un momento all'altro attendo che uno degli arbitri ci offra cocco fresco. La concentrazione e l'atletismo della prima fase sono svaniti. Sembra siano stati ritrovati esanimi qualche ora più tardi nei pressi dello stand Paddy Power. Celtic-West Ham 2-2 (6-5 dcr): per me 4 o 5 minuti prima del triplice fischio, risultato già acquisito dopo la nostra splendida rimonta dallo 0-2. Ho in mano la palla per il sesto rigore ma dopo interminabili secondi l'arbitro si rende conto che non c'è necessità di proseguire. Abbiamo vinto, ciao ciao martelli. Mi guardo in giro (non Alessandro). La stanchezza inizia veemente a farsi spazio tra i luppoli, la cui conta è ormai decisamente superiore a quella dei globuli rossi nel sangue. Celtic-Sunderland 4-4 (6-7 dcr): per me i 30 secondi finali, forse arrotondo per eccesso, giusto in tempo per abbracciare i compagni nel tifo durante i tiri dal dischetto, arrivati dopo un'insperata rimonta dall'1-4. Stavolta però punto subito l'arbitro per prenotare un penalty. Fregato, ancora una volta: quando arrivo Giro sta per scrivere il suo nome nella quinta riga, mi offre il cambio ma ormai l'arbitro ha scritto, lascio così. Quattro errori più tardi, due per parte, il match point del vetusto Giorgio (uno di noi!) incoccia il palo e riapre i giochi. Ho in mano la palla per il sesto rigore (deja-vù) ma prima deve essere battuto il nostro quinto... e la terza parata identica del portiere biancorosso, pettinato con una molotov, mi impedisce ancora una volta l'agognata rincorsa. La sconfitta ci porta alla finale per l'11esimo posto che il povero Leeds, dopo un paio di bellissime pose fotografiche all together, ci lascia vincere senza troppi sforzi. Celtic-Leeds 7-2: tra una spettacolare rovesciata di Bifo e un gol da cineteca del geometra, mi godo l'intera partita con doppietta destro-sinistro su ribattuta del portiere (ancora!) e su rimorchio, più assist in lob all'integralista granata Gildo. Sì, ti ho riconosciuto mentre te la passavo col contagiri... ho fatto finta fossi Immobile. La metà juventina (l'ex metà, ormai).
La giornata sul campo finisce così, col migliore attacco del torneo e un po' d'amaro in bocca per la posizione in classifica. Amen, siamo stati grandi.
Doccia ristoratrice, appassionanti minuti a levare i fili d'imbastitura dai kilt di mezza squadra con la premiata coppia Ilaria-Ilaria a farla da padrone, consapevole ignoramento della sfida a calciobalilla tra il console Annells e Mauro Bellugi (che a sentire Studio Sport era il vero fulcro della manifestazione) e poi tutti o quasi a vedere la finalissima tra Everton e Aston Villa. Riportiamo le scarpe a Luca, sull'assolata tribuna del campo centrale, e poi tutti in campo per la premiazione. Applausi a tutti (grande LeBron!), cori al console, biscottari agli spurs, trenino per noi, l'esaltazione del biancoverdismo. Foto di rito e via verso le partite per noi più facili da vincere, quelle con cibo e liquidi alcoolici. La cena è un tripudio di chiacchiere esilaranti ma anche impegnate, per le qualii devo ringraziare in particolar modo il portierone Stefano, Mattia e Federico. Tra affettati e primi (a proposito, se quelli erano gnocchetti sardi alla campidanese io sono Robert De Niro), le bionde medie innaffiano i nostri spiriti arricchiti dall'ennesima giornata di poesia celtica applicata al calcio. Prima di andare via c'è ancora tempo per scoprire che Luca ha dimenticato nuovamente le scarpe!
E' stato fantastico ritrovarsi un anno dopo con persone, amici, la cui voglia di divertirsi insieme ha fatto la differenza tra un torneo di calcetto e IL torneo, l'Italian Connection. Il divertimento e il coinvolgimento è stato tale che forse ha mietuto qualche altra "vittima". Sono molto contento che la mia ragazza abbia partecipato all'evento e da quanto ho visto e sentito penso non sia stata solo un'apparizione estemporanea... :)
Allargando il discorso al di fuori del contesto di sabato scorso... Ho debuttato con la hoops, in tutti i sensi, proprio nello scorso Italian connection e da lì in poi non ho saltato nessun impegno calcettistico ufficiale degli Italian Celts... vorrà pur dire qualcosa, no? ;)
Per questo ringrazio tutti voi bhoys per l'accoglienza, l'apprezzamento e la considerazione a me riservata in tutti questi mesi. Spero di esserne sempre all'altezza sia come calciatore che come uomo. HH

Paolo "Everland" Dessì

Edited by Everland182 - 6/6/2014, 08:45
 
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noel81
view post Posted on 5/6/2014, 14:53     +1   -1




Vedete che gente, che porto? Non solo segnano, sanno anche scrivere! :D

L'hoinventatoio! L'hoinventatoio!
 
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MacEma
view post Posted on 5/6/2014, 15:32     +1   -1




Grande Fabio pipp'bbaude noel!!..grande Paolino o rei everland!!
 
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view post Posted on 7/6/2014, 00:03     +1   -1
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Un saluto ai mitici Celts(di cui peraltro anch'io faccio parte, by the way).
Siete i migliori!

21RrlEkl
 
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view post Posted on 7/6/2014, 11:46     +1   -1

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Ma quanto sono bello... E scemo...
 
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ri-clap, ri-clap, ri-clap !!
 
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