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| Il mio pensiero sulla gara di ritorno, dopo aver visto quello che è successo a Roma, dopo aver sentito che i tifosi del Celtic sono stati accostati ai cori dei tifosi interisti contro i tifosi di un'altra squadra italiana, dopo aver visto in precedenti partite in Italia atteggiamenti che non hanno nulla a che vedere con il Celtic. Ho assistito a parecchie gare,ma non mi sono piaciuti alcuni atteggiamenti di tifosi(???) che hanno presenziato, che mi sembra non avessero nulla a che fare con il nostro spirito. Ho visto bandiere che non inneggiavano al Celtic, ma a squadre diverse, a fazioni politiche e a problemi della vita sociale che non hanno a mio avviso nulla a che fare con la nostra squadra. Mi permetto di dire questo proprio perchè non ho mai accostato il Celtic se non alla partita di calcio e a una filosofia. Quella della passione, della tolleranza, dell'aiuto reciproco. Non centra nulla il Celtic con il calcio italiano, perchè è il nostro calcio che non condivide in partenza la quintessenza della mentalità del tifoso del celtic. Se venite con il proposito di insultare, magari di insultare tifosi di altre squadre italiane, di inneggiare a partiti politici come succede domenicalmente nel nostro Paese, a situazioni che si stanno verificando in Italia, non avete capito proprio un bel nulla della mia squadra. Certo, non sarò io che vi impedirà di entrare a San Siro; non sarò nemmeno io che vi impedirà quello che vorrete fare, ci mancherebbe. Ma se venite a San Siro a sbandierare tutto quello che non ha a che fare con i bhoys, abbiate la compiacenza di non parlarmi della mia squadra. Soprattutto di quella che ritenete essere la vostra per una serata. Ne avrebbe a male perfino Wayne Biggins, Jim Melrose o Mark McNally. Boretim - Presidente The ITalian Celts Csc
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