| Eccomi qua per un commento alla giornata che ci ha visto assieme all’Italian Connection di sabato 30 maggio. Premetto di essere reduce da una giornata di lavoro per il servizio elettorale, che mia ha visto tornare a casa stamattina (lunedì) alle 7.00 e che era iniziata come una normale domenica con sveglia alle 8,00. Quindi quel che dirò è sicuramente viziato dalla mancanza di riposo. Aggiungo che se fossi riposato dopo una domenica intera di relax e con un ciclo giornaliero normale, avrei detto le stesso cose . E’ questo che deve preoccuparvi. Inizio con il ringraziamento all’organizzazione del torneo, che ci dà modo di vivere una giornata piena all’insegna della spensieratezza (ma mica tanto, poi …) e ci permette di vivere con il nostro spirito di Celts. Il mio pensiero va ancora alla famiglia Daly, e al nostro socio di Glasgow scomparso pochi giorni fa. Alla famiglia ho fatto pervenire le condoglianze di tutti noi, perché pur non avendolo mai incontrato, un celt è sempre uno di noi. Con un comunicato ufficiale emesso nelle prime ore del mattino (ma ripeto, io ero al lavoro…) la società ha deciso di non servirsi più della guida tecnica di Gildo, dopo che la notizia era trapelata già al torneo. E’ chiaro che si ringrazia il mister per il proficuo lavoro svolto in tutti questi anni, gli si augurano i migliori auguri per il proseguimento della carriera, e lo si manda con stile “fur dai bal”. Ormai le condizioni perché rimanesse alla guida della squadra non sussistevano più; già in sede di torneo il mister è stato sostituito dal Presidente (Bore) e dal Direttore Generale delle operazioni finanziarie (Spaghetti), in quanto si sono viste cose che fanno veramente male al calcio. La dirigenza non vuole entrare nel merito delle scelte tecniche, ovviamente…. Ma perché intestardirsi con lo stesso modulo di gioco, quando è risaputo che Noi siamo il Celtic, e il modulo a noi congeniale è il 4-4-2? Chiaro che la dirigenza è ben lungi dal criticare mosse tecniche, ma perché incaponirsi su giocatori che hanno dato in carriera il massimo e sono giunti a questo importante appuntamento internazionale appesantiti e spompati? Oltre a ciò, a parte la vetrina internazionale rovinata totalmente, ormai il coach aveva palesemente perso la conduzione della squadra, dove c’era chi contestava, chi non rimaneva dentro le regole del gruppo portandosi addirittura le donne in panchina, altri che invece di rimanere concentrati si davano a libagioni continue, e altri ancora che si rompevano come grissini, frutto di una chiara preparazione sbagliata in tutto e per tutto. E poi, non per entrare nel dettaglio tecnico, di cui noi come commissione siamo nettamente all’oscuro, ma come non giostrare la rosa con un turn over organizzato, in vista delle gare a ridosso una dell’altra? Siamo giunti al punto di prendere questa dolorosa decisione, anche pensando agli sforzi economici compiuti per mettere a disposizione una rosa ben ampiamente al di sopra del risultato finale acquisito, con l’acquisto anche di giocatori stranieri che ci sono costati una fortuna. E il nostro pensiero non può non andare ai tifosi, giunti da tutta la nazione, affrontando sforzi non comuni, i quali si sono sentiti traditi, da allenatore e giocatori che non hanno onorato una maglia che ha radici ultracentenarie. Ma come Dirigenza dichiariamo ufficialmente che queste cose non devono più accadere. Per forza di cose, sfuggitoci il traguardo ambizioso che ci poteva regalare visibilità e introiti finanziari per decinaia e decinaia di euro, dovremo smantellare il giocattolo, ed è ufficiale la messa sul mercato di Ema, di Eskimo, di Samuele nella speranza di incamerare denaro fresco per rinforzare il team, ma anche la rescissione del contratto con Bifo, non più in grado, per lo meno secondo le nostre valutazioni tecniche, di reggere i ritmi di un calcio che non riconosciamo. E che per sua stessa ammissione, nemmeno il nostro ex tecnico, riconosce più. Ma allora soprattutto dai tifosi presenti, che non hanno retto lo stress della giornata, ci si è chiesti perché il mister non abbia riconosciuto subito questo suo non riconoscimento. Domanda alla quale non ha saputo rispondere. In verità ai giornalisti Mediaset presenti, ha detto che gli sarebbe piaciuto rispondere, ma non è che non volesse; proprio non lo sapeva. E questa ad avviso della Commissione Tecnica è stata la classica goccia di birra che ha fatto tracimare il bicchiere. Ripeto non è nostra intenzione, non lo è mai stata, e ripetiamo ancora una volta non lo sarà mai discutere di scelte tecniche con un nostro allenatore, ma le pressione degli sponsor, dei tifosi, e il fatto gravissimo che si sia spaccato lo spogliatoio, ci hanno inesorabilmente condotto alla decisione di esonerare la guida tecnica, allenatore assieme al suo staff. E’ chiaro che non può essere colpevole del tutto un coach che si vede eliminare agli ottavi per questione di centimetri, ma questa non può essere una giustificazione: come dice Scott, uno o ce l’ha dentro o non ce l’ha! Non attacchiamoci per cortesia a queste lamentele tipicamente italiote. Per la sostituzione ci siamo già mossi, grazie al Direttore Generale delle operazioni finanziarie, che ha avuto già contatti con un allenatore che bazzica il milanese, che sembra senza lavoro, ma anche di un tesserato dell’Aston Villa, che è stato visto dialogare per oltre 20 minuti presso il ritrovo del club. Assicuriamo che queste non sono le uniche opzioni, ma che la Dirigenza sta già lavorando per portare sulla panchina un nome di grido. Ringrazio a nome del club tutti i calciatori che hanno proposto i loro calci alla palla, menzionando coloro che hanno deluso e ricordando la classe di Geometra, inspiegabilmente troppo poco impiegato (ad avviso nostro), l’umiltà di GIangio (che ha dato tutto, ma è stato poco tenuto in considerazione), il gioco scozzese praticato da Scott, che al ritorno mi ha chiesto come mai ogni volta che toccava un avversario l’arbitro fischiava fallo, la superba visione difensiva di Maonis, che ha giocato poco per una diatriba interna con il mister, che non lo considera perché tifoso di un’altra squadra che non è la sua. Ma che dire di Paolino Gravesen, che ha finalmente trovato da marcare l’uomo che cercava da sempre, in pratica il suo clone e che ha dato l’anima e anche il fisico per la causa? E poi gli eterni Samuele e Ema, baluardi difensivi? Ed Eskimo, Bifo, Paolino Everland che ci ha riservato colpi di classe. E McGiro che ha ecceduto in libagioni e donne, che lo hanno reso vulnerabile nella concentrazione tanto fargli ciccare un penalty? Una cosa che la commissione rimprovera al tecnico è la mancanza di un ritiro pregara in vista della finale quando si prospettava l’eventualità dei calci di rigore: è mai possibile far arrivare la squadra senza un allenamento specifico sui penalties? È mai possibile far arrivare i calciatori senza aver provato a calciare dal dischetto? È infatti le conseguenza si sono viste, soprattutto per il povero Pierpiter che non era pronto a calciare il rigore decisivo. Spiace aver visto Noel in non perfette condizioni fisiche, segno evidentissimo di una preparazione inadeguata al valore del torneo, e anche questa si è segnalata come una pecca del mister. Nulla da dire a riguardo di Giuseppe25, cursore come pochi nel valtellinese. Una menzione particolare ci sentiamo, come commissione tecnica, ci sentiamo di farla all’indirizzo di Mattia, uomo ovunque in campo, che ha messo sotto pressione le squadre avversarie che sovente sono andate in tilt per il suo pressing asfissiante. E inoltre è stato il nostro capocannoniere virtuale. Da confermare assolutamente. Su Gildo, finto centravanti, come commissione non vogliamo sbilanciarci, anche perché di calcio siamo incompetenti. Ma per trasparenza, è doveroso ammettere che è apparso troppo lezioso, poco finalizzatore, egoista e non ha giocato per i compagni. Da ultimo colui per cui sono già arrivate delle ottime offerte, e che molto probabilmente dovremo sacrificare per cercare di rimpinguare le casse sociali, e cioè Steven. Dotato di classe sopraffina, ma impiegato male, perché, pur non volendo entrare nel merito tecnico, non siamo riusciti a capire perché è stato impiegato come finalizzatore con il piede sinistro, unica cosa che non sa usare. E lo stesso dicasi per Bifo, impiegato in posizione tale che ha sempre dovuto liberarsi per calciare di destro, cosa per lui inusuale e deleteria per la squadra. Nella speranza che il nostro letterato Noel possa un giorno scrivere qualcosa di serio su questa nostra avventura che si avvicina al decennio (perché no, Noel??), vista la quantità di materiale a disposizione, desideriamo chiudere con una nota importante, fatta propria dal segretario storico Roby, che ha sacrificato come altri hanno fatto, la giornata portando la presenza femminile della sua compagna, e dando quel tocco di classe che in un gruppo come il nostro non può mai mancare (in pratica come ci sono state le donne dei Beatles, anche noi avevamo le donne dei Celts !!!). In linea con il pensiero della società, questa commissione tecnica emetterà un comunicato completo e maggiormente esplicativo, utilizzando il nostro canale di twitter. – Hail Hail.
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